Bot. - Nome volgare attribuito alla pianta
Cladium mariscus, specie
appartenente alla famiglia delle Ciperacee, sottofamiglia delle rincosporoidee,
ordine delle ciperali, angiosperme monocotiledoni. Il
Cladium mariscus
è così chiamato perché comunissimo presso gli acquitrini,
nei fossati e in riva ai laghi. Si presenta con un fusto cilindrico sostenuto ed
emesso da rizomi striscianti, che può raggiungere anche la lunghezza di 2
m. Le foglie sono seghettate e taglienti; all'estremità dei fusti si
raggruppano i fiori, in spighette raccolte in capolini disposti in pannocchie. I
fiori sono ermafroditi e mancano totalmente del perigonio. Si tratta di piante
anemofile che hanno bisogno del concorso del vento per l'impollinazione.