Mus. - Tecnica compositiva adottata nella musica del XX sec. Coniato nel 1937 da
Nicolas Slonimsky (1894-1995), il termine indica "la tecnica dell'uso libero di
tutti e sette i gradi della scala diatonica, impiegati simultaneamente in
formazioni accordali, melodicamente, armonicamente e contrappuntisticamente".
Nel
P. ci si serve di ampi salti d'intervallo, mentre le voci sono
completamente indipendenti, ed è affermato il senso della tonalità
proprio per l'assenza del cromatismo. La tonalità di do maggiore è
la tonalità apparente. Gli accordi perfetti sono molto usati con seste,
settime e none aggiunte, e sono frequenti le progressioni di intervalli di
quarta e l'uso dei pedali. Pandiatonica può definirsi quasi tutta la
musica del cosiddetto Neoclassicismo tra le due guerre, da Debussy a Malipiero,
da Prokofiev a Poulenc.