Dottrina politica sorta nel periodo tra le due guerre mondiali, che mirava a
creare l'unità o una vasta solidarietà politica e culturale tra
tutti i popoli di lingua e civiltà asiatica e ad affrancarli dalla
dominazione coloniale europea. Il
p. ebbe tra i maggiori ispiratori il
Giappone (Conferenza di Nagasaki nel 1926 e di Shangai nel 1927), e sostenne
ideologicamente lo sforzo imperialistico di questo Paese dal 1931. Dopo la fine
della seconda guerra mondiale, la funzione di leader del movimento panasiatico
passò all'India e alla Cina (Conferenze afro-asiatiche di Bandung nel
1955 e di Il Cairo nel 1957) e il
p. venne assorbito nella dialettica
della contrapposizione tra il blocco dei Paesi capitalisti e quello dei Paesi
comunisti, delineandosi come tentativo di una politica autonoma dei Paesi del
Terzo Mondo. Di fatto, però, finì con l'essere condizionato dalle
mire egemoniche della Cina comunista nel settore asiatico.