Poeta e scrittore italiano. Costretto all'esilio volontario a causa delle sue
idee liberali, viaggiò molto, tra l'altro in Francia e in Inghilterra,
dove fu per qualche tempo poeta del teatro italiano a Londra. Autore di poemetti
didascalici come
La civetta (1799) e
Il paretaio, è noto
soprattutto per
Il poeta di teatro (1808), ironica e divertita
rappresentazione della vita dei musicisti, dei cantanti e degli impresari, poema
romanzesco in sestine, con molti elementi autobiografici, che risente del tipo
di umorismo inglese alla Sterne. Sulla via del ritorno verso l'Italia (dopo 13
anni di lontananza), la nave su cui
P. viaggiava fu assalita nelle acque
della Sardegna da corsari algerini, ed egli fu condotto prigioniero in Africa.
Ridotto schiavo, fu liberato dal console inglese. Questa vicenda gli
offrì la materia per l'opera in prosa
Avventure e osservazioni sopra
le coste di Barberia, pubblicata nel 1817. Scrisse anche novelle ed
epigrammi (Ronta del Mugello, Firenze 1766-1837).