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Palude.

Zona, più o meno estesa, in cui per una lieve depressione o pendenza del terreno si formano ristagni di acque. ║ Fig. - Condizione di vita stagnante, o stato d'animo di inerzia, di indifferenza. • Encicl. - Perché si formi una p. ci si deve trovare in presenza di un terreno impermeabile o drenato in misura non sufficiente, in modo che le acque piovane o i corsi d'acqua alimentino un bacino di raccolta. Le p. occupano in genere un'area piuttosto ampia, a tratti ricoperta da una vegetazione particolare che, depositandosi sul fondo, sviluppa metano (chiamato da A. Volta gas delle paludi) e che, con il passare del tempo, dà origine alla torba. I tratti privi di vegetazione si chiamano stagni o chiari. Le p. si trovano generalmente in vicinanza di corsi d'acqua, nelle regioni endoreiche, nelle zone che si trovano dietro ai cordoni litoranei, lungo le coste basse. In ambiente deltizio, dove l'escursione di marea è bassissima, si distinguono aree paludose caratterizzate da diversi tipi di vegetazione nel progressivo avvicinamento verso la costa: vegetazione arbustiva, lontano dalla costa (p. arboree), che non sopporta le variazioni di salinità; vegetazione erbacea, vicino alla costa (p. erbacee), più adatta alle variazioni periodiche di salinità. Dietro ai cordoni litoranei, le p. hanno acque salmastre e risultano spesso ricche di sedimenti argillosi e siltosi, con materia organica e torba. Infine lungo le coste, dove alta è l'escursione di marea, possono costituirsi p. salate spesso incise da sottili canali di marea meandriformi. Bonifica delle p.: risanamento delle zone paludose. • Lett. - P. Stigia: l'acqua del fiume infernale Stige.