Fisico e meteorologo italiano. Insegnante di matematica e filosofia nei licei di
Napoli, nel 1847 ottenne la cattedra di Filosofia presso l'università
partenopea; nominato direttore dell'Osservatorio Vesuviano nel 1850 e della
Specola Universitaria nel 1860, nello stesso anno fu titolare della cattedra di
Fisica terrestre. Nel 1876 venne nominato senatore del Regno d'Italia. Celebre
soprattutto per le sue ricerche di vulcanologia (notevoli soprattutto quelle
fisico-chimiche e spettroscopiche sulle fumarole e sulle lave e quelle volte
alla ricerca di un metodo per la determinazione del peso specifico delle lave
liquide), realizzò anche numerose scoperte nel campo
dell'elettricità indotta e inventò importanti strumenti quali un
sismografo, un anemografo, un elettrometro, un pluviometro. Tra gli scritti
ricordiamo numerose memorie, pubblicate negli "Annali dell'Osservatorio
Vesuviano", e un libro,
Il Vesuvio e la sua storia (1880) (Faicchio,
Benevento 1807 - Napoli 1896).