Economista italiano. Dopo aver intrapreso la carriera militare e raggiunto il
grado di tenente colonnello, nel 1762 abbandonò l'esercito e si
ritirò per alcuni anni a vita privata. Divenuto membro del Consiglio
delle Finanze del Regno di Napoli, assunse la carica di direttore a partire dal
1791. Appartenente al gruppo di economisti che facevano capo a Filangeri, svolse
un'intensa attività sia teorica che pratica. Semplificò il sistema
tributario del Regno di Napoli, promosse varie opere pubbliche ed elaborò
alcuni progetti di riforma nell'ambito dell'amministrazione. Tra le sue opere
principali ricordiamo:
Riflessioni critiche sull'arte della guerra
(1761);
Riflessioni sulla pubblica felicità (1787);
Pensieri
economici (1789);
Osservazioni riguardanti la pubblica economia
(1790),
Della ricchezza nazionale (1792) (Martignano, Lecce 1721 - Napoli
1793).