Pittore italiano. Allievo di Melozzo da Forlì, fu probabilmente suo
collaboratore, dal 1485 al 1495; a Loreto, partecipò all'esecuzione della
cupola della cappella del Tesoro di Loreto; a Forlì, fornì il suo
contributo alla realizzazione degli affreschi della cappella Feo in San Biagio
(andati perduti). In uno stile che ricorda quello di Melozzo, ma è
già aperto a ricerche autonome,
P. dipinse la
Crocifissione
(1492), l'
Incoronazione della Vergine (1493, Milano, pinacoteca di Brera)
e l'
Annunciazione (1494, Forlì, pinacoteca comunale).
Successivamente,
P. subì l'influsso di alcuni suoi contemporanei,
in particolare di A. Mantegna e di L. Costa, in opere quali la
Madonna tra
quattro Santi (Milano, pinacoteca di Brera). Durante i frequenti soggiorni a
Venezia, si avvicinò, inoltre, alla produzione di Cima da Conegliano e a
quella di B. Montagna, che studiò tra il 1495 e il 1505. Tra le altre
opere di questo artista, meritano una menzione:
Madonna con Bambino e santi
Francesco e Caterina (1501, Matelica, San Francesco), la
Comunione degli
Apostoli (1506, Forlì, pinacoteca comunale) (Forlì
1459-1539).