Sfera di gomma, cuoio, legno o altro materiale, che viene utilizzata in vari
tipi di giochi e di sport; il suo peso e le dimensioni variano a seconda che
essa venga messa in moto con il piede, con le mani, o per mezzo di mazze,
bastoni, racchette, ecc. ║ Per estens. - L'azione compiuta con la
p. ║ Oggetto di forma rotondeggiante (
p. di neve;
p.
dell'albero di Natale; le
p. degli occhi). ║ Peso che un tempo i
carcerati portavano a ciascuna delle catene con cui venivano loro legati i
piedi. ║ Fig. -
Essere una p. al piede: essere di peso, d'ostacolo
a qualcuno. ║ Al plurale, volgarmente, i testicoli. ║ Fig. -
Rompere le p. a qualcuno: infastidire, seccare qualcuno. ║ Fig. -
Che p.!: che noia, che seccatura. ║ Fig. -
Avere le p.:
avere coraggio, grinta. • Arch. - Sfera in pietra o metallo posta come
elemento terminale di particolari strutture architettoniche quali cuspidi,
lanterne di cupole, ecc. • Bot. -
P. del cavolfiore e del broccolo:
infiorescenza a grappolo, molto ramificato, con rami raccorciati e carnosi.
• Mil. - Proiettile delle artiglierie antiche di pietra, di bronzo o di
ferro; correntemente, proiettile di arma da fuoco. • Patol. -
Cuore a
p.: cuore ingrandito a causa di condizioni morbose e rassomigliante nella
forma ad una
p. ║
Tumore a p.: tumore dei polmoni che alla
radiografia appare come un'ombra opaca di forma tondeggiante. • Giochi e
Sport -
P. avvelenata: gioco, disputato tra due squadre, nel quale, dopo
che la
p. è stata lanciata in aria, chi la prende deve cercare di
colpire un giocatore avversario per eliminarlo. Tutti possono scappare per non
essere colpiti; solo chi ha la palla in mano non può compiere più
di tre passi prima di lanciarla. Si aggiudica la partita la squadra che rimane
con più giocatori. ║
P. basca: altro nome della pelota
(V.). ║
P. base o
pallabase o
p. a base: nome italiano del baseball (V.).
║
P. al cesto: nome meno usato per pallacanestro
(V.). ║
P. ovale o
pallovale:
nome italiano del rugby (V.). ║
P. a
maglio: pallamaglio (V.). ║
P.
prigioniera: gioco a squadre, nel quale, a turno, ogni giocatore lancia la
p. verso gli avversari. Se la
p. viene presa al volo il tiratore
è fatto prigioniero e deve ritirarsi alle spalle della squadra
avversaria; da questa posizione, per liberarsi, egli deve cercare di
impadronirsi della
p. quando i suoi compagni la tirano contro gli
avversari. Si aggiudica la partita la squadra che riesce a fare prigionieri
tutti gli avversari. • Encicl. - È impossibile stabilire con
esattezza quando la
p. cominciò ad essere utilizzata nei giochi e
negli sport. Certamente era già in uso presso i Feaci, all'epoca in cui
Ulisse sbarcò nell'isola di Scheria; Omero ne parla, infatti, nei canti
VI e VIII dell'Odissea. Per i loro giochi i Greci usavano
p. realizzate
in pelle o cuoio, riempite di piume, oppure gonfiate ad aria (
tropa); tra
gli antichi giochi, uno dei più praticati era la
phaenida,
disputato da due squadre, consistente nel lancio della
p., cercando di
non farla prendere agli avversari; un altro era la
trigona nel quale i
partecipanti si presentavano disposti a triangolo; simile alla pallavolo era
l'
harpastum. I Romani chiamarono con altri nomi i giochi che, talvolta
con qualche variante, erano in uso anche presso i Greci; essi praticavano i
giochi con la
p. prima del bagno e nelle terme, nei ginnasi e in luoghi
appositi chiamati
sphaeristeria. Claudio Galeno di Pergamo, uno dei
più grandi medici dell'antichità, raccomandava a tutti il gioco
della
p., del quale esaltò il valore igienico e terapeutico nei
cinque libri della sua
Ars Medica.