Pittori italiani. Furono esponenti della pittura di genere napoletano
dell'Ottocento. ║
Filippo: studiò a Napoli, dove si impose
giovanissimo, con uno stile volto alla ricerca del vero in soggetti umili e
naturalistici. Grande influenza ebbe sulla sua pittura l'ambiente artistico
parigino, che frequentò insieme al fratello Giuseppe, che lo aiutò
a liberarsi dall'eccessivo legame con lo schema tradizionale dei vedutisti
classici. Dopo aver completato la sua formazione in Olanda e in Belgio (1855),
si stabilì a Napoli dove, dal 1878 al 1880 diresse l'Accademia di belle
arti e dal 1880 collaborò all'organizzazione delle scuole d'arte
industriale. Tra le sue opere ricordiamo:
Paesaggio (1854),
Dopo la
pioggia (1864) (Vasto, Chieti 1818 - Napoli 1899). ║
Giuseppe:
svolse la sua attività specialmente in Francia, secondo i dettami
artistici della celebre
Scuola di Fontainebleau. Amico di G. De Nittis,
morì a Parigi ove risiedeva da oltre quarant'anni. Tra le opere:
Ritorno dai campi,
Vacche al pascolo,
Carbonari,
Bosco
di Fontainebleau (1874) (Lanciano, Chieti 1812 - Parigi 1888). ║
Francesco Paolo: dipinse principalmente nature morte, ma si distinse
anche nel trattare la figura (
Il cieco di Gerico,
L'addolorata,
Cacciagione) (Vasto, Chieti 1825 - Napoli 1871). ║
Nicola:
lasciò il mestiere di armaiolo per dedicarsi alla pittura. Subì
l'influenza del fratello Filippo senza uguagliarne la profondità
concettuale e formale. Si dedicò principalmente ai paesaggi (Vasto,
Chieti 1820 - Napoli 1870).