Città (79.797 ab.) della Spagna centro-settentrionale, capoluogo della
provincia omonima, nella comunità autonoma di Castiglia-León.
È situata sul fiume Carrión, 43 km a Nord di Valladolid. Mercato
agricolo e del bestiame, è inoltre sede di industrie alimentari,
meccaniche, chimiche, siderurgiche, tessili e delle ceramiche. • St. -
Antica città dei Vaccei, viene ricordata con il nome di
Pallantia
dalle cronache che narrano le campagne celtiberiche dei Romani. Fiorente centro
commerciale e sede vescovile sotto i Visigoti (V-VII sec.), decadde dopo la
conquista araba (VIII sec.). Nel 1035 vi fu restaurato, con pieni poteri
feudali, il vescovo; da quel momento in poi le sorti della città si
risollevarono. Grazie al commercio
P. ottenne, già nel 1181 le
prime libertà comunali e, nel 1208, vi fu fondata la prima
università di Spagna. La città ospitò più volte
concili e le
Cortes castigliane. A partire dal XVI sec. la sua importanza
economica andò scemando. • Arte - Di notevole interesse sono alcuni
edifici religiosi: la cattedrale, edificata nei secc. XIV-XVI, sui resti di una
chiesa risalente al VII sec.; la chiesa di San Michele (secc. XII-XIII); la
chiesa di Santa Chiara (XIV sec.). ║
Provincia di P. (8.052 kmq;
176.125 ab.): digrada, da Nord a Sud, dal versante meridionale dei Monti
Cantabrici verso la Tierra dei Campos. Il territorio, attraversato dai fiumi
Pisuerga e Carrión, nonché dal canale di Castiglia, è
occupato a Nord da foreste e pascoli, presso cui si trovano importanti
giacimenti di antracite, ferro, rame. A Sud prevalgono le pianure, dove si
coltivano cereali, viti, ortaggi e frutta.