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Palazzo.

Edificio imponente per dimensioni e pregio architettonico, anticamente residenza di famiglie reali, nobili e signorili, oggi adibito soprattutto a sede governativa e a importanti funzioni pubbliche. ║ P. comunale: il Municipio. ║ I sacri p. apostolici: complesso della residenza papale. ║ P. del Tribunale, di Giustizia, talora anche della Ragione: sede del Tribunale. ║ P. dei congressi: grande edificio per conferenze, convegni e manifestazioni congressuali. ║ Dimora reale, e per esteso anche insieme delle persone qui residenti in virtù di un particolare ruolo o incarico; in tal senso vanno intese locuzioni come congiura di p., voci di p., decisioni di p., in cui p. non indica la sede del monarca ma il luogo delle scelte politiche e amministrative. • Arch. - Nell'antico Egitto la tipologia del p. si distingueva da quella degli altri edifici per la struttura più leggera e composita; il p. era costituito da un insieme di costruzioni di legno o di mattoni, a un piano, dagli ambienti imbiancati e spesso affrescati; erette al di fuori delle città, le costruzioni erano circondate da un'alta muraglia, che conteneva anche giardini e spazi aperti, isolando l'insieme dall'esterno. Tra i p. dell'antichità, notevoli erano soprattutto quelli mesopotamici, babilonesi, assiri e ittiti, accomunati dall'accentramento dei vari ambienti intorno a cortili. Importante innovazione dell'architettura assira fu la colonna, che comparve intorno all'VIII sec. nella loggia posta sulla facciata dei p. Centro tipico di una civiltà di corte, il p. ebbe un ruolo fondamentale nella vita culturale e politica persiana: i resti rintracciati a Persepoli mostrano come gli edifici si alzassero su enormi piattaforme circondate da mura e come le sale interne fossero riccamente decorate. In area mediterranea, e in epoca arcaica, i p. cretesi si presentavano come strutture aperte, prive di mura di cinta, organizzate su più piani e dotate di finestre, portici, scale e spazi accessori; diverso era il p. miceneo, organizzato attorno al mègaron e circondato da solide mura. Influenzato dalle forme medio-orientali appare il modello adottato nel periodo classico, mentre in età ellenistica anche il p. riproponeva il modello della casa a peristilio classica. Ma fu a Roma che, come conseguenza di un diverso assetto politico e di una diversa considerazione delle figure che incarnavano il potere, il p. assunse i connotati di un vero centro di ricchezza e comando, in misura del tutto sconosciuta alla tradizione greca: soprattutto in età imperiale divenne il simbolo del prestigio e della vastità dello Stato, sviluppandosi come un monumentale e articolato insieme di edifici, giardini, strutture architettoniche, ambienti riccamente affrescati, che raggiunsero l'apice con la celebre domus aurea neroniana. Anche i p. signorili riproponevano in piccolo questo lussuoso modello, ospitando giardini, tempietti e costruzioni di vario tipo. Varie testimonianze architettoniche della tarda antichità e dell'Alto Medioevo rivelano la contaminazione di modelli diversi, con la creazione di opere composite e spesso molto diverse fra loro. L'influenza classica, unitamente a quella bizantina, è rintracciabile anche nei p. reali medioevali, come quello di Carlo Magno, costruiti all'interno di cinte fortificate e comprendenti tutti gli edifici necessari alla vita della corte e dell'amministrazione, fra i quali primaria importanza rivestivano la cappella e la sala delle corti plenarie. In epoca romanica, in Italia il p. assunse l'aspetto di una casa fortificata, con torri e mura merlate, ma ingentilito da finestre a bifora o trifora e da vari elementi decorativi. Verso la fine del XIII sec. iniziò a diffondersi anche il modello del p. comunale di pianta rettangolare, a due piani, aperto quello inferiore e con una grande aula coperta quello superiore: il broletto. A partire dal XV sec., con il mutamento delle condizioni politiche e il venir meno delle esigenze difensive tipiche del periodo medioevale, i p. divennero emblemi della ricchezza e del prestigio delle ricche famiglie cittadine, costruiti in genere su due piani e dotati di cortile interno e vasto scalone di accesso. Col movimento barocco la tipologia di fondo dei p. cittadini non mutò, ma anche le mura esterne vennero arricchite con fregi e decorazioni, così da movimentare le superfici, talora già concave o convesse. Pure il Neoclassicismo, il Liberty e gli altri movimenti artistici succedutisi nei secc. XVIII-XX non mancarono di apportare i loro tratti tipici alle facciate e agli ambienti interni dei p., senza però stravolgere la struttura ormai codificata. Le ricerche e le tendenze architettoniche del XX sec. comportarono sostanziali modifiche delle tipologie e delle tecniche costruttive, in particolare degli edifici urbani; non è ormai più possibile parlare di p. nell'accezione tradizionale, mentre si affermano modelli e soluzioni abitative del tutto nuovi.