eXTReMe Tracker
Tweet

Palatinato.

Regione storica della Germania occidentale, compresa tra il Reno, l'Alsazia, la Mosella, il Baden e la Baviera. Ricevette questo nome dai conti elettori palatini (comites palatii) del Sacro Romano Impero. Sino alla fine del XIX sec. si distingueva in due sottoregioni: il P. Inferiore o P. Renano, lungo la sinistra del Reno, con capitale Heidelberg; il P. Superiore, sulla sinistra del Danubio, tra la Franconia e la Selva Nera, con capitale Amberg. Dopo la seconda guerra mondiale il P. Inferiore è venuto amministrativamente a far parte del nuovo Land Renania-P.; il P. Superiore è stato invece compreso nella sezione orientale della Baviera, con capoluogo Ratisbona. • St. - Inizialmente con P. si designò l'insieme dei feudi della casa di Franconia che toccarono a Corrado, fratello di Federico I imperatore, quando divenne principe dell'Impero e conte palatino sul Reno con sede ad Aquisgrana (1156); in seguito il nome di P. passò a indicare l'intera regione storica. Corrado annesse ai suoi domini le città di Treviri e Colonia; gli successe il cognato Enrico di Brunswick (1195). Federico II, nel 1214, sostituì al dominio di questa casata quello dei Wittelsbach, con Ludovico I, che sposò la figlia dell'ultimo conte guelfo del P. Possesso personale dei Wittelsbach, il P. rimase unito alla Baviera fino al 1329, quando Ludovico IV il Bavaro concesse il P. Inferiore e il P. Superiore in possesso autonomo ed ereditario al nipote Rodolfo I e stabilì che la dignità di elettore fosse alternativamente esercitata dai duchi di Baviera e dai conti palatini. Nel 1349 l'imperatore Carlo IV di Lussemburgo sposò la figlia di Rodolfo II, divenne signore del P. Superiore e riconobbe ai soli conti palatini la dignità elettorale (Bolla d'Oro, 1356). Roberto I, fratello di Rodolfo II, accrebbe i propri domini con l'annessione della contea di Zweibrücken (1385) e nel 1386 fondò l'università di Heidelberg. Alla morte di Roberto III (1410) il P. fu spartito tra i quattro figli in altrettante linee: P. Elettorale, con parte del P. Superiore, P. Superiore con Neumarkt, P. di Simmern-Zweibrücken, P. di Mosbach. Mentre la seconda e la quarta linea si estinsero, rispettivamente nel 1448 e nel 1499, a lungo sopravvissero le altre due, la linea elettorale principale e quella di Zweibrücken, che si suddivise nel 1459 in due ulteriori rami: Simmern (ramo estinto nel 1674) e Zweibrücken. Quest'ultimo nel 1569 si divise nei tre rami di Neuburg (che nel 1615 originò la linea Sulzbach e nel 1742 si estinse), di Zweibrücken (che si divise nelle linee di Landsberg e di Kleeburg, rispettivamente estintisi nel 1681 e nel 1742), e di Birkenfeld (che diede origine ai rami di Bishweiter, 1640-1717, e di Veldenz, 1514-1694). Il dominio della linea del P. Elettorale si ampliò e potenziò nel tempo, aumentando i propri domini sotto Filippo (1476-1508), con l'estinzione del ramo di Mosbach (1499) e sotto Ludovico V (1508-44), che si appropriò delle terre di Franz von Sickingen e domò la guerra dei contadini (1525). Ludovico V e il fratello e successore Federico II (1544-56) permisero il diffondersi della Riforma, e il figlio di Ludovico V, Ottone Enrico (1556-59), partecipò alla lega di Smalcalda contro l'imperatore Carlo V e introdusse la Riforma nell'università di Heidelberg (1556). Ad Ottone Enrico, con cui si estinse la linea principale, successe Federico III (1559-76) del ramo Simmern, che introdusse il Calvinismo, in seguito rifiutato dal figlio Ludovico VI (1576-83). Le tensioni religiose coinvolsero anche altri principi del P.: Federico IV (1583-1610), che fu uno dei massimi sostenitori dell'Unione Evangelica; Federico V (1610-32), che nella guerra dei Cent'anni conquistò la corona boema (1619), ma perdette la dignità elettorale e lo Stato, passati al cattolico Massimiliano di Baviera (1625). Suo figlio Carlo Ludovico riottenne con il trattato di Vestfalia (1648) gli antichi domini, ma senza il P. Superiore, che restò alla Baviera, ed ebbe l'ottavo posto (anziché il quinto) nel collegio elettorale. Con suo figlio Carlo anche la linea Simmern della famiglia si estinse (1685). La Francia ne trasse pretesto per suscitare la guerra di successione (1688-97), a sostegno dei diritti di Elisabetta Carlotta, figlia dell'elettore Carlo e sposa di Filippo d'Orléans, fratello di Luigi XIV. Il conflitto, che vide schierate le forze francesi del re Sole contro quelle anglo-olandesi di Guglielmo III d'Orange, si concluse con la pace di Rijswijk (1697), che assegnò il P. Elettorale alla linea di P. Zweibrücken-Neuburg, a condizione che vi favorisse il Cattolicesimo. Con il principe Carlo III Filippo, che trasferì la capitale da Heidelberg a Mannheim (1720), anche questo ramo si estinse, nel 1742. Subentrò la linea di Sulzbach, sottoramo di quella estinta, con Carlo Teodoro, che nel 1777, alla morte di Massimiliano di Baviera, riunì nelle proprie mani tutti i domini dei Wittelsbach, riconquistando così il quinto posto nel collegio elettorale. In seguito il P. andò incontro a continue suddivisioni territoriali: il P. sulla sinistra del Reno fu invaso dai Francesi (1792-94) e, diviso in tre dipartimenti, annesso alla Francia nel 1801; il resto della regione venne diviso tra il Baden e l'Assia; nel 1815, caduto Napoleone, il trattato di Vienna spartì la regione tra Baviera, Assia e Prussia. Dopo varie modificazioni territoriali, nel 1837 il P. Renano (con capitale Spira) e il P. Superiore (con capitale Ratisbona) furono costituiti come distretti del Regno di Baviera e come tali passarono poi nel Reich tedesco. Il nome di P. rimase solo alla parte bavarese, situata sulla sinistra del Reno. Dal 1918 al 1930 il P. fu occupato militarmente dai Francesi, che tentarono, ma senza ottenere risultati, di formarvi uno Stato indipendente, la Repubblica Palatina.