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Paisley, Ian Kyle.

Ecclesiastico e uomo politico nord-irlandese. Ordinato sacerdote nel 1948, due anni dopo, in seguito a dissensi con i membri della congregazione presbiteriana alla quale apparteneva, se ne distaccò fondando la Libera Chiesa Presbiteriana dell'Ulster. Negli anni seguenti svolse un'intensa attività di proselitismo soprattutto nei quartieri poveri di Belfast, più sensibili alla sua propaganda anticattolica. Dopo aver conseguito la laurea negli Stati Uniti (1959), ritornò in Irlanda per riprendere l'attività di propaganda religiosa, rigidamente anticattolica e di netta opposizione al programma del premier nord-irlandese O'Neil, favorevole ad un'integrazione della popolazione cattolica dell'Ulster. Negli stessi anni P. intraprese anche l'attività politica, fondando nel 1965 l'Ulster Constitution Defence Committee e l'Ulster Protestant Volunteers. Eletto al Parlamento britannico nel 1970, assunse la leadership del Democratic Unionists Party, battendosi per la piena integrazione dell'Irlanda del Nord nel Regno Unito contro i tentativi del Governo di Londra di avviare l'Ulster alla pacificazione sulla base di una più giusta spartizione dei poteri tra le due comunità religiose. Dimessosi dalla carica di deputato per protestare contro gli accordi fra Londra e Dublino sottoscritti dalla Thatcher, che sembravano preludere a una riunificazione politica delle due Irlande, P. ritornò in Parlamento solo dopo la vittoria dei protestanti alle elezioni tenutesi in Irlanda del Nord nel 1986. Nel 1998 si schierò contro il processo di pace in Irlanda del Nord e nel 1999 venne rieletto membro del Parlamento. Dopo l'accordo con i cattolici del Sinn Féin per la creazione di un governo congiunto, l'8 maggio 2007 giurò davanti al parlamento regionale dell'Irlanda del Nord, assumendo la carica di primo ministro del governo autonomo della regione (n. Armagh, Irlanda del Nord 1926).