Stato (41.528 kmq; 16.335.509 ab.) dell'Europa occidentale. Confina a Sud con il
Belgio, a Est con la Germania, a Nord e ad Ovest è bagnato dal Mare del
Nord. Capitale: Amsterdam. Città principali: L'Aia, sede del Governo
nazionale e residenza della corte, Rotterdam, Utrecht, Leida, Haarlem,
Groningen, Eindhoven, Delft, Breda. Ordinamento: Monarchia costituzionale. Il
potere legislativo appartiene agli Stati Generali, suddivisi in due camere, di
cui una formata da 75 membri eletti per quattro anni dai 12 consigli
provinciali, l'altra da 150 membri eletti direttamente per quattro anni; il
potere esecutivo è esercitato dal Consiglio dei ministri, guidato da un
primo ministro nominato dal sovrano. Amministrativamente i
P. B. sono suddivisi in
12 province. Moneta: fino al 31 dicembre 2001, fiorino; dal 1° gennaio
2002, euro. Lingua: olandese. Religione: cattolica e protestante. Popolazione:
il nucleo principale è costituito da fiamminghi, seguito dai frisoni e da
un'esigua percentuale di extraeuropei.
GEOGRAFIAMorfologia: il
territorio dei
P.B. è costituito prevalentemente da sedimenti
depositati a partire dall'epoca quaternaria che hanno colmato le aree marine
poco profonde generando vaste zone paludose. Quasi completamente pianeggiante
(la vetta più alta è il Veelserberg, 321 m), è situato per
circa un terzo sotto il livello del mare. Una linea di dune, alte fino a 60 m,
si estende lungo quasi tutto il litorale, intervallata da pianure costiere
periodicamente soggette alla marea e costituite da depositi fluviali di sabbia,
fango e ghiaia. Fin dall'epoca romana vennero realizzati terrapieni per arginare
le ondate di marea, e a partire dal VII sec. si innalzarono le prime dighe. Un
articolato sistema di argini e canali, coadiuvato dall'impiego di mulini a
vento, prima, e da pompe elettriche o diesel, poi, ha consentito nel corso dei
secoli di strappare al mare vaste distese di terreno (
polders). Nel 1918
venne approvato il progetto di prosciugare il mare interno; la costruzione di
un'imponente diga, lunga 30 km e ultimata nel 1932, ha trasformato l'Ijssel Meer
in un grande lago. ║
Idrografia: a causa delle condizioni
geomorfologiche della regione, una parte dell'idrografia si trova sotto il
livello del mare, e il deflusso delle acque, per la scarsa pendenza del terreno,
è piuttosto lento. Il fiume che presenta il corso più lungo
è la Mosa; si biforca in un ramo meridionale (Waal) e in un ramo
settentrionale a sua volta diviso in Lek, sul cui estuario si trova Rotterdam, e
Ijssel, che sfocia nell'Ijssel Meer. Molto articolata è la rete di
canali, con funzioni di drenaggio e di via di comunicazione. ║
Clima: la presenza dell'Oceano Atlantico e la mancanza di rilievi
determinano un clima umido, caratterizzato da frequenti nebbie e da forte
vento.
Cartina dei Paesi Bassi
ECONOMIA
Ai primi posti fra i Paesi economicamente più avanzati, i
P.B.
fondano più del 50% del
prodotto interno lordo sul settore finanziario e commerciale. L'industria,
concentrata prevalentemente nella parte occidentale, servita da una fitta rete
di comunicazioni e da importanti porti, ha nel comparto alimentare, metallurgico
e metalmeccanico i settori più sviluppati. Il settore elettronico ed
elettrotecnico è dominato dalla multinazionale Philips, e reputazione
mondiale hanno l'industria tessile, delle porcellane e della lavorazione dei
diamanti. Anche l'industria estrattiva ha notevole importanza, con lo
sfruttamento dei giacimenti di gas naturale nella zona di Groningen e del Mare
del Nord, e del petrolio nell'area di Rotterdam. L'agricoltura, altamente
meccanizzata e a carattere intensivo, è orientata verso una produzione
specializzata (floricoltura e orticoltura) destinata all'esportazione. La
coltivazione in serra, unitamente al largo impiego di fertilizzanti, sementi
selezionate e rotazione delle colture, determinano una resa molto alta della
produzione. Anche il settore zootecnico è altamente qualificato (la razza
frisona viene selezionata per l'alto rendimento nella produzione di latte);
più del 30% del territorio è adibito a pascolo permanente.
L'attività ittica, grazie alle infrastrutture portuali e alla
pescosità del Mare del Nord, rappresenta pure un settore sviluppato. Le
relazioni economiche più vivaci si svolgono con i partner della CE, di
cui i
P.B. sono membri dalla fondazione.
STORIAOriginariamente territorio dei
Batavi e dei Frisoni (I sec. a.C.), nel 47 d.C. fu conquistato dai Romani sotto
il cui dominio rimase fino al IV sec., quando fu occupato dai Franchi, dai
Sassoni e dai Frisoni. Con Carlo Magno la regione fu cristianizzata e unificata,
ma alla sua morte si formarono vasti feudi sempre più indipendenti dal
potere imperiale. Per cinque secoli la storia di questo Paese coincise con
quella dell'attuale Belgio, e la denominazione di
P.B. fu quella con cui
a partire dal XV sec. venne indicato il territorio che comprende gli attuali
Regni dei
P.B. e del Belgio. Nel 1548 i
P.B. entrarono a far parte
dell'Impero con il nome di Circolo di Borgogna. La diffusione del
Protestantesimo e le persecuzioni religiose ordinate da Filippo II di Spagna
determinarono un continuo stato di ribellione nei confronti dell'autorità
imperiale che culminò, dopo una serie di lotte politico-militari, con la
formazione dell'Unione di Utrecht (1579), che riuniva le sette province della
regione (Gheldria, Olanda, Zelanda, Utrecht, Frisia, Overijssel e Groninga), che
dichiarò la propria indipendenza. Il conflitto politico-militare con la
Spagna continuò, però, fra alterne vicende, fino al 1648, quando,
con la Pace di Müster, venne riconosciuta alle Province Unite la più
assoluta indipendenza. Divenute presto la maggior potenza marittima e
commerciale del tempo, dovettero scontrarsi a più riprese con
l'Inghilterra. Dal 1689, con l'ascesa al trono inglese di Guglielmo III
d'Orange,
statolder (governatore) delle Province Unite, queste si
trovarono in una posizione politica subordinata rispetto all'Inghilterra e
furono coinvolte con essa nei principali conflitti europei del tempo. Alla morte
di Guglielmo III nel 1702, cinque province su sette decisero di abolire lo
statolderato, cercando di attuare una rigorosa politica di neutralità.
Nel 1747, tuttavia, di fronte a una nuova minaccia francese, lo statolderato fu
ristabilito in tutte le Repubbliche sotto l'autorità di Guglielmo IV,
appartenente a un ramo collaterale degli Orange e già
statolder di
Frisia, Drenthe e Gheldria. Con il successore Guglielmo V si aggravò la
situazione politico-economica in seguito al divieto imposto dall'Inghilterra di
intrattenere rapporti commerciali con le colonie d'America ribellatesi.
Seguirono disordini interni e sollevazioni popolari, appoggiate dalla Francia
rivoluzionaria che, su richiesta degli insorti, nel 1793 mosse guerra alle
Province Unite, proclamando al loro posto la Repubblica batava (1795). Nel 1806
Napoleone trasformò la Repubblica in una Monarchia che affidò al
fratello Luigi e successivamente incorporò nell'Impero. Approfittando
delle difficoltà della campagna russa, si organizzò fra le
province un movimento di liberazione che portò alla proclamazione di un
Governo provvisorio. Il Congresso di Vienna (1815) deliberò l'unione
dell'Olanda con le province meridionali (attuali Belgio e Lussemburgo),
costituendo il Regno dei
P.B., affidato a Guglielmo I. Profonde
diversità di natura religiosa e politica, oltre che una differente
situazione economica fra le province, determinarono lo sfaldamento del nuovo
Stato. Nel 1830 i Belgi proclamarono la separazione dai
P.B., che fu
ufficialmente riconosciuta dal sovrano solo nel 1839. Il Regno dei successori
Guglielmo II e III fu contrassegnato da aperture liberali e da un notevole
sviluppo economico, derivato soprattutto dallo sfruttamento coloniale
dell'Indonesia. Nel 1848 una nuova Costituzione istituiva per ambedue le camere
(Stati Generali) il sistema rappresentativo. Nel 1917 venne introdotto nel Paese
il suffragio universale maschile, e costituito il primo Governo di sinistra
moderata. Grazie anche alla crescente pressione delle istanze socialiste, ebbe
inizio un'azione riformatrice che, in pochi anni, diede ai
P.B. una delle
più avanzate legislazioni sociali. Allo scoppio della seconda guerra
mondiale il Paese si mantenne neutrale, ma subì ugualmente l'invasione
tedesca nel 1940. Mentre la regina Guglielmina (salita al trono nel 1890, sotto
la reggenza della madre) e il Governo riparavano a Londra, ebbe inizio la
resistenza attiva e passiva di tutto il popolo olandese, che impedì ai
Tedeschi di dare vita a un Governo collaborazionista. Alla fine della guerra
iniziò l'opera di ricostruzione materiale ed economica del Paese. In
politica estera venne abbandonata la tradizionale neutralità e furono
stabiliti legami di carattere economico, politico e militare coi Paesi
occidentali (nel 1948 fu realizzata, insieme a Belgio e Lussemburgo, l'unione
economica del BENELUX; al 1949 risale l'adesione del Paese alla NATO; del 1951 è la
sua partecipazione alla fondazione della CECA; nel 1957 fu tra i membri fondatori
di CEE ed EURATOM). Il dopoguerra portò anche il dissolvimento dell'Impero coloniale,
con il riconoscimento dell'indipendenza della Repubblica indonesiana (1949) e con
accordi di autonomia ai possedimenti delle Indie Occidentali (le Antille Olandesi
divennero territorio autonomo d'oltremare nel 1954, mentre il Suriname ottenne
la definitva indipendanza nel 1975).
Sul fronte interno, dopo la ricostruzione seguì un periodo di Governi di
centro-destra, cui si alternarono Gabinetti di sinistra (1973-77, 1989-94); inoltre,
il 30 aprile 1980, dopo l'abdicazione della madre Giuliana, salì al trono
la principessa Beatrice, per le nozze della quale con un diplomatico tedesco, nel 1966,
era stata necessaria l'approvazione parlamentare. Le elezioni del 1994 portarono al
Governo una coalizione di liberal-democratici e
liberal-conservatori guidata dal cancelliere Wim Kok. Nel 1998 i
P.B. divennero uno dei
Paesi dell'Unione europea aderenti al progetto di moneta unica dell'euro. Nel 2000
il Parlamento legalizzò l'eutanasia (già regolamentata da una legge del 1993)
e approvò una legge
grazie alla quale venivano ufficialmente riconosciuti i matrimoni omosessuali e
veniva concesso a coppie omosessuali di adottare bambini. Il 1° gennaio
2002 l'euro divenne moneta ufficiale del Paese. Nel successivo mese di aprile, il Governo si
dimise in massa dopo la pubblicazione di un rapporto ufficiale nel quale erano
indicate le responsabilità delle autorità olandesi che non avevano messo in
grado le proprie truppe di stanza in Bosnia di impedire il massacro di Srebrenica (1995),
nel quale militari serbo-bosniaci avevano trucidato migliaia di musulmani. Le elezioni, tenutesi in
maggio, furono funestate dall'omicidio di uno dei candidati, il leader
anti-immigrazione Pim Fortuyn, ucciso da un attivista ambientalista; le
consultazioni decretarono la vittoria dei
cristiano-democratici, registrando al contempo un'ottima prestazione del partito del
defunto Fortuyn, piazzatosi al secondo posto. In luglio il leader cristiano-democratico,
Jan Peter Balkenende, venne nominato primo ministro a capo di una coalizione governativa comprendente,
oltre al Partito cristiano-democratico, il Partito lista Pim Fortuyn e il liberale
Partito popolare per la libertà e la democrazia. In ottobre difficoltà
e dissidi all'interno del Partito lista Pim Fortuyn portarono alla caduta dell'ancor
giovane Governo. Nel gennaio 2003 si tennero quindi nuove elezioni generali che videro
una seppur scarsa predominanza dei cristiano-democratici che iniziarono
una serie di trattative per la formazione di un nuovo Governo, guidato ancora da
Balkenende. Nel marzo 2004 la regina
madre Giuliana d'Olanda, che aveva regnato dal 1948 al 1980, morì all'età di 94 anni.
Le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo tenutesi nel giugno 2004 fecero
riscontrare un calo dei cristiano-democratici (24,5%) al Governo, che furono
quasi raggiunti dai socialdemocratici (23,6% delle preferenze). L'assassinio del
regista cinematografico Theo Van Gogh avvenuto per mano di un estremista islamico
nel novembre 2004 (dopo la messa in onda del suo cortometraggio
Submission!, che denunciava la triste condizione delle donne nelle società islamiste),
scatenò forti tensioni nel Paese. In seguito alla crisi governativa scatenata dal più piccolo
partito della coalizione di centro-destra, il D66, uscito dalla maggioranza dopo
la bocciatura di una mozione di sfiducia contro il ministro dell'Immigrazione,
nel giugno 2006 il premier Balkenende rassegnò le dimissioni. In luglio l'ex primo
ministro Ruud Lubbers, incaricato dalla regina Beatrice di avviare i negoziati per la
formazione di un nuovo Governo, propose di chiedere al premier uscente Balkenende
di guidare un Esecutivo a termine fino alle elezioni politiche anticipate al
novembre 2006. Queste ultime videro la sostanziale tenuta dei cristiano-democratici di Balkenende, l'arretramento
di laburisti e liberali, e, per contro, l'avanzata di alcune forze di centro-sinistra, in particolare del
Partito socialista (SP) guidato da Jan Marijnissen.
LINGUAIl termine
nederlandese
indica la lingua ufficiale sovraregionale dei
P.B.; è lingua
ufficiale anche delle province settentrionali del Belgio. Nella storia della
lingua, che appartiene al ceppo germanico, si individua una prima fase
(
nederlandese antico), dall'VIII all'XI sec., di cui resta come
testimonianza una traduzione della
Vulgata di epoca carolingia; una
seconda fase (
nederlandese medio), dal XII al XVI sec., in cui non
compare una lingua unica, ma una serie di dialetti (fiammingo, olandese,
brabantino, limburghese, sassone); una terza fase (
nederlandese moderno),
a partire dal XVI sec., in cui è testimoniata un'opera di sistemazione
linguistica attraverso una serie di trattati relativi all'ortografia, al
lessico, alla pronuncia (al 1584 risale la prima grammatica:
Dialogo sulla
grammatica nederlandese, di H.L. Spiegel). La diffusione di questa lingua,
basata sul dialetto olandese, fu favorita dall'esodo verso il Nord delle
popolazioni protestanti nel XVI sec., dopo la caduta di Anversa. L'ortografia
del nederlandese, più volte riformata, e normalizzata nel 1863, è
stata oggetto di studi nel 1969, quando una commissione di rappresentanti dei
P.B. e del Belgio ha proposto la normalizzazione delle parole di origine
straniera, determinando così l'attuale coesistenza di due ortografie
parallele. Nel Friesland gode dello status di lingua ufficiale il
frisone.
LETTERATURAUna prima produzione
letteraria si sviluppò nelle province meridionali alla fine del XII sec.
Al XIV sec. risale la
Rijmkroniek van Holland (Cronaca rimata d'Olanda)
di M. Stoke, un primo esempio di cronaca storica. Grande sviluppo ebbero
l'epica, il romanzo cavalleresco e soprattutto l'epopea animale su modelli
francesi. L'aspetto più autentico della letteratura medioevale
nederlandese è tuttavia da ricercare nelle opere di carattere religioso e
nella produzione mistica, che al Sud trovarono espressione soprattutto nella
lirica, e al Nord, attraverso l'opera di J. van Ruysbroeck, in una produzione di
scritti morali, sermoni, biografie. L'opera di T. da Kempis (1380 circa - 1471)
De imitatione Christi è il più famoso scritto dell'epoca.
Completano il quadro della produzione letteraria medioevale le ballate, le
canzoni popolari e gli
abele spelen (componimenti artistici) del XIV sec.
che, con le farse, sono all'origine del teatro neerlandese. Le idee
dell'Umanesimo furono diffuse nei
P.B. da Erasmo da Rotterdam, il
più illustre rappresentante della letteratura in latino. Centro di
cultura umanistica divenne Leida, sede di università, che raccolse i
più grandi studiosi dell'epoca come J. Lipsius, J.J. Scaliger, il
filologo G.J. Vossius, il classicista D. Heinsius. Con la proclamazione della
Repubblica delle Province Unite (1588) e la lotta per la libertà
religiosa e politica si sviluppò una letteratura ispirata agli ideali
antispagnoli, di cui sono espressione le
canzoni di gueux e una serie di
opere storiche. A quest'epoca risale la traduzione della Bibbia, ultimata nel
1637, che esercitò notevole influenza sulla lingua. Nel Seicento prevalse
l'elemento barocco e assunse importanza il teatro, che ebbe il suo esponente
più rappresentativo in J. van den Vondel, autore di tragedie di
ispirazione biblica. Dalla fine del XVII sec., la produzione letteraria si
limitò alla pura imitazione dei modelli francesi prima, e di quelli
inglesi e tedeschi poi. Nel 1766 venne fondata a Leida la "Società della
letteratura nederlandese", tuttora attiva, che rappresentò la fine
dell'accademismo classico. Le idee del Romanticismo trovarono espressione nei
P.B. nell'esaltazione dei valori nazionali e in un forte sentimento
religioso; notevole in questo senso l'opera poetica di W. Bilderdijk. Con
l'età romantica, rapida affermazione ebbe il romanzo storico, il cui
primo esempio è rappresentato da
Leven van Maurits Lijnslager
(1808) di A. Loosjes. Negli ultimi decenni dell'Ottocento trovò
espressione la tendenza individualistica del Romanticismo, che si
concretizzò nella nascita del Movimento degli Ottanta, i cui principi
fondamentali erano l'importanza dell'individualità del poeta, la
concezione dell'arte come fine a se stessa, la percezione sensoriale della
realtà. L'estetica degli ottantisti, che si appoggiavano alla rivista "La
nuova guida" (1885), contribuì allo sviluppo dell'elemento naturalistico
e impressionistico nella letteratura. La letteratura del Novecento è
caratterizzata da una netta prevalenza della poesia rispetto alla prosa: in
quest'ultima sono evidenti le tendenze neoromantiche, mentre la prima è
soprattutto orientata verso i problemi politici e sociali. Dopo la prima guerra
mondiale si manifestarono tendenze espressionistiche, che teorizzavano
l'esaltazione del vitalismo e del sentimento cosmico: portavoce e teorico della
poesia vitalistica fu H. Marsman. Negli anni Trenta la rivista "Forum", intorno
a cui si raccolsero, fra gli altri, il saggista e critico M. Ter Braak e il
romanziere S. Vestdijk, si fece portavoce di una tendenza che privilegiava un
linguaggio asciutto, comune, i cui elementi essenziali erano la
funzionalità e l'ironia. Gli anni che precedono la seconda guerra
mondiale videro l'attività dello storico della cultura J. Huizinga. Gli
orrori della guerra trovarono testimonianza in una serie di opere di carattere
autobiografico, fra cui il
Diario di Anna Frank (1947).
ARTEArchitettura: di origine
belga o tedesca furono i primi costruttori che operarono nell'XI sec. negli
attuali
P.B. Lo stile gotico, che caratterizzò l'architettura fino
a tutto il XVI sec., ebbe le sue prime manifestazioni nella regione del Brabante
e lungo il Reno, dove si eressero le grandiose chiese di Nimega e Arnhem. Alla
seconda metà del 1500 appartiene lo stile detto "del Rinascimento
olandese", che ebbe spiccati caratteri locali. Nella seconda metà del
XVII sec. prevalsero correnti classicheggianti, di ispirazione palladiana e
francese, che ebbero il più significativo esponente nell'architetto e
pittore di Haarlem J. van Campen (L'Aia, Mauritshuis, 1633; Amsterdam,
Municipio, 1645). Nei secc. XVIII-XIX le tendenze architettoniche rimasero
ancorate ai modelli neoclassici francesi, con una ripresa di modi neogotici
sotto l'impulso del Romanticismo. Il più famoso architetto olandese
dell'Ottocento fu P.J.H. Cuypers, a cui si devono il Rijksmuseum e la stazione
di Amsterdam. Le tendenze del XX sec. comprendono la cosiddetta scuola di
Amsterdam, che si distinse per le ricerche spaziali e l'impiego del mattone, e
il movimento De Stijl, che espresse istanze razionalistiche. L'attenzione ai
problemi dell'urbanistica, della casa e della scuola, caratterizza
l'architettura contemporanea. ║
Scultura: le sculture più
antiche dei
P.B., risalenti al XII sec., sono per la maggior parte di
importazione. Verso il 1400 assunse importanza, nella regione di Utrecht, la
scultura lignea, che continuò nell'opera degli intagliatori del 1500. Nel
XVII sec. si ricordano i nomi di alcuni scultori: H. de Keyser, R. Verhulst, A.
Quellinus il Vecchio. In quell'epoca assunse importanza e notorietà la
manifattura di maiolica di Delft, con i suoi caratteristici disegni blu su fondo
bianco. ║
Pittura: alla fine del XV sec., nei
P.B. furono
centri di attività pittorica Leida, Amsterdam, Haarlem, Utrecht. Il
maggior pittore dell'epoca fu G. Sint Jans, che espresse nelle sue opere
caratteri peculiari come un'attenta sensibilità nella resa della luce, un
realismo accentuato fino alla definizione dei singoli particolari. All'inizio
del XVII sec. comparvero accanto ai soggetti di natura religiosa e al ritratto
temi mitologici di matrice rinascimentale; maestro di tale genere fu J. van
Scorel. Nel corso del XVII sec., che può essere considerato il più
fecondo e ricco di personalità per la pittura olandese, la scuola di
Haarlem abbandonò la tendenza accademica per un'espressività
più realistica di cui furono esponenti Fr. Hals, A. Brouwer, P. van Laer.
Grandissima importanza acquistò la scuola di Amsterdam grazie anche
all'apporto di alcuni pittori di Anversa, tra cui si ricorda H. Seghers.
Rembrandt stesso da Leida venne a stabilirsi ad Amsterdam. Si svilupparono in
particolare la pittura di paesaggio e di nature morte; in quel periodo prevalse
una forte "specializzazione" nei soggetti: pittori di marine, di frutta, di
fiori, di animali, di interni. A Leida fiorì nel 1600 una scuola
specializzata nel quadretto di soggetto piacevole e di esecuzione minuta ed
estremamente fine. A Delft, in quegli anni, operò J. Vermeer. Nel XVIII
sec. prevalsero le tendenze classicheggianti, di cui J. Pieneman e A. Scheffer
furono i principali esponenti. Nel corso dell'Ottocento il gusto romantico
determinò la ripresa di temi e modi della pittura secentesca; D.J.
Israëls fu l'esponente più rappresentativo della cosiddetta scuola
dell'Aia, che sorse intorno al 1890. Ma la figura predominante dell'epoca fu
quella di V. van Gogh. Nel XX sec. rinomanza internazionale assunse l'opera di
P. Mondrian. ║
Arti minori: fra le arti minori tipiche dell'area
dei
P.B., a partire dall'inizio del 1400 si sviluppò
particolarmente la xilografia, che trovò vasto campo di applicazione in
relazione alla fioritura dell'arte tipografica. Come produzione artistica
nazionale di tradizione secolare, ebbe particolare importanza la maiolica,
sviluppatasi soprattutto dalla seconda metà del 1500 e divenuta famosa
nel 1600, con le manifatture di Delft. Notevole pure la lavorazione artigiana
dei metalli, in particolare l'oreficeria. Nel 1600 e nel 1700 l'ebanisteria e
l'arte dell'arazzo, fiorita soprattutto a Boscoducale e a Delft, produssero
lavori di rilievo.
MUSICAFra i secc. XVI e XVII visse il
principale musicista olandese, J. P. Sweelinck, autore di composizioni
strumentali, che si richiamano alla scuola veneziana. Suoi contemporanei furono
C. Schuvt, J. Tollius, J. Vredeman. Parallelamente alla musica colta si
sviluppò il filone della musica popolare, di cui sono testimonianza i
canti di guerra della cronaca
Valerius Gedenckclanck, in cui è
compreso anche l'inno nazionale olandese (
Wilhelmus van Nassauwe, 1570).
Nei secc. XVII e XVIII non comparvero nel panorama musicale europeo compositori
olandesi. A partire dal 1850, l'influenza del Romanticismo tedesco si ritrova
nelle opere di J. Verhulst, W.F.G. Nicolai, C. van Tussenbroek, B. Zweers e A.
Diependrock. Le tendenze musicali del Novecento, da Debussy in poi,
influenzarono le opere di S. Dresden, W. Landré e H. Bosmans. Ma è
soprattutto il campo delle esecuzioni musicali quello in cui i
P.B. hanno
raggiunto una solida reputazione. A partire dal XVII sec. vennero fondati la
Società di Santa Cecilia, tuttora esistente, e il Collegium Musicum di
Utrecht, che diede vita all'orchestra di quella città, dove annualmente
si svolge un festival di musica antica. Rinomata è tutt'oggi l'orchestra
del Concertgebouw di Amsterdam.
Stazione ferroviaria ad Amsterdam
Niewe Markt, una delle antiche porte di Amsterdam, ora diventata museo
Il Binnenhof, nel centro dell'Aia
Cortile del Museo Reale all'Aia
Il mercato del formaggio ad Alkmaar, in Olanda