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Paesi Bassi.

Stato (41.528 kmq; 16.335.509 ab.) dell'Europa occidentale. Confina a Sud con il Belgio, a Est con la Germania, a Nord e ad Ovest è bagnato dal Mare del Nord. Capitale: Amsterdam. Città principali: L'Aia, sede del Governo nazionale e residenza della corte, Rotterdam, Utrecht, Leida, Haarlem, Groningen, Eindhoven, Delft, Breda. Ordinamento: Monarchia costituzionale. Il potere legislativo appartiene agli Stati Generali, suddivisi in due camere, di cui una formata da 75 membri eletti per quattro anni dai 12 consigli provinciali, l'altra da 150 membri eletti direttamente per quattro anni; il potere esecutivo è esercitato dal Consiglio dei ministri, guidato da un primo ministro nominato dal sovrano. Amministrativamente i P. B. sono suddivisi in 12 province. Moneta: fino al 31 dicembre 2001, fiorino; dal 1° gennaio 2002, euro. Lingua: olandese. Religione: cattolica e protestante. Popolazione: il nucleo principale è costituito da fiamminghi, seguito dai frisoni e da un'esigua percentuale di extraeuropei.

GEOGRAFIA

Morfologia: il territorio dei P.B. è costituito prevalentemente da sedimenti depositati a partire dall'epoca quaternaria che hanno colmato le aree marine poco profonde generando vaste zone paludose. Quasi completamente pianeggiante (la vetta più alta è il Veelserberg, 321 m), è situato per circa un terzo sotto il livello del mare. Una linea di dune, alte fino a 60 m, si estende lungo quasi tutto il litorale, intervallata da pianure costiere periodicamente soggette alla marea e costituite da depositi fluviali di sabbia, fango e ghiaia. Fin dall'epoca romana vennero realizzati terrapieni per arginare le ondate di marea, e a partire dal VII sec. si innalzarono le prime dighe. Un articolato sistema di argini e canali, coadiuvato dall'impiego di mulini a vento, prima, e da pompe elettriche o diesel, poi, ha consentito nel corso dei secoli di strappare al mare vaste distese di terreno (polders). Nel 1918 venne approvato il progetto di prosciugare il mare interno; la costruzione di un'imponente diga, lunga 30 km e ultimata nel 1932, ha trasformato l'Ijssel Meer in un grande lago. ║ Idrografia: a causa delle condizioni geomorfologiche della regione, una parte dell'idrografia si trova sotto il livello del mare, e il deflusso delle acque, per la scarsa pendenza del terreno, è piuttosto lento. Il fiume che presenta il corso più lungo è la Mosa; si biforca in un ramo meridionale (Waal) e in un ramo settentrionale a sua volta diviso in Lek, sul cui estuario si trova Rotterdam, e Ijssel, che sfocia nell'Ijssel Meer. Molto articolata è la rete di canali, con funzioni di drenaggio e di via di comunicazione. ║ Clima: la presenza dell'Oceano Atlantico e la mancanza di rilievi determinano un clima umido, caratterizzato da frequenti nebbie e da forte vento.
Cartina dei Paesi Bassi


ECONOMIA

Ai primi posti fra i Paesi economicamente più avanzati, i P.B. fondano più del 50% del prodotto interno lordo sul settore finanziario e commerciale. L'industria, concentrata prevalentemente nella parte occidentale, servita da una fitta rete di comunicazioni e da importanti porti, ha nel comparto alimentare, metallurgico e metalmeccanico i settori più sviluppati. Il settore elettronico ed elettrotecnico è dominato dalla multinazionale Philips, e reputazione mondiale hanno l'industria tessile, delle porcellane e della lavorazione dei diamanti. Anche l'industria estrattiva ha notevole importanza, con lo sfruttamento dei giacimenti di gas naturale nella zona di Groningen e del Mare del Nord, e del petrolio nell'area di Rotterdam. L'agricoltura, altamente meccanizzata e a carattere intensivo, è orientata verso una produzione specializzata (floricoltura e orticoltura) destinata all'esportazione. La coltivazione in serra, unitamente al largo impiego di fertilizzanti, sementi selezionate e rotazione delle colture, determinano una resa molto alta della produzione. Anche il settore zootecnico è altamente qualificato (la razza frisona viene selezionata per l'alto rendimento nella produzione di latte); più del 30% del territorio è adibito a pascolo permanente. L'attività ittica, grazie alle infrastrutture portuali e alla pescosità del Mare del Nord, rappresenta pure un settore sviluppato. Le relazioni economiche più vivaci si svolgono con i partner della CE, di cui i P.B. sono membri dalla fondazione.

STORIA

Originariamente territorio dei Batavi e dei Frisoni (I sec. a.C.), nel 47 d.C. fu conquistato dai Romani sotto il cui dominio rimase fino al IV sec., quando fu occupato dai Franchi, dai Sassoni e dai Frisoni. Con Carlo Magno la regione fu cristianizzata e unificata, ma alla sua morte si formarono vasti feudi sempre più indipendenti dal potere imperiale. Per cinque secoli la storia di questo Paese coincise con quella dell'attuale Belgio, e la denominazione di P.B. fu quella con cui a partire dal XV sec. venne indicato il territorio che comprende gli attuali Regni dei P.B. e del Belgio. Nel 1548 i P.B. entrarono a far parte dell'Impero con il nome di Circolo di Borgogna. La diffusione del Protestantesimo e le persecuzioni religiose ordinate da Filippo II di Spagna determinarono un continuo stato di ribellione nei confronti dell'autorità imperiale che culminò, dopo una serie di lotte politico-militari, con la formazione dell'Unione di Utrecht (1579), che riuniva le sette province della regione (Gheldria, Olanda, Zelanda, Utrecht, Frisia, Overijssel e Groninga), che dichiarò la propria indipendenza. Il conflitto politico-militare con la Spagna continuò, però, fra alterne vicende, fino al 1648, quando, con la Pace di Müster, venne riconosciuta alle Province Unite la più assoluta indipendenza. Divenute presto la maggior potenza marittima e commerciale del tempo, dovettero scontrarsi a più riprese con l'Inghilterra. Dal 1689, con l'ascesa al trono inglese di Guglielmo III d'Orange, statolder (governatore) delle Province Unite, queste si trovarono in una posizione politica subordinata rispetto all'Inghilterra e furono coinvolte con essa nei principali conflitti europei del tempo. Alla morte di Guglielmo III nel 1702, cinque province su sette decisero di abolire lo statolderato, cercando di attuare una rigorosa politica di neutralità. Nel 1747, tuttavia, di fronte a una nuova minaccia francese, lo statolderato fu ristabilito in tutte le Repubbliche sotto l'autorità di Guglielmo IV, appartenente a un ramo collaterale degli Orange e già statolder di Frisia, Drenthe e Gheldria. Con il successore Guglielmo V si aggravò la situazione politico-economica in seguito al divieto imposto dall'Inghilterra di intrattenere rapporti commerciali con le colonie d'America ribellatesi. Seguirono disordini interni e sollevazioni popolari, appoggiate dalla Francia rivoluzionaria che, su richiesta degli insorti, nel 1793 mosse guerra alle Province Unite, proclamando al loro posto la Repubblica batava (1795). Nel 1806 Napoleone trasformò la Repubblica in una Monarchia che affidò al fratello Luigi e successivamente incorporò nell'Impero. Approfittando delle difficoltà della campagna russa, si organizzò fra le province un movimento di liberazione che portò alla proclamazione di un Governo provvisorio. Il Congresso di Vienna (1815) deliberò l'unione dell'Olanda con le province meridionali (attuali Belgio e Lussemburgo), costituendo il Regno dei P.B., affidato a Guglielmo I. Profonde diversità di natura religiosa e politica, oltre che una differente situazione economica fra le province, determinarono lo sfaldamento del nuovo Stato. Nel 1830 i Belgi proclamarono la separazione dai P.B., che fu ufficialmente riconosciuta dal sovrano solo nel 1839. Il Regno dei successori Guglielmo II e III fu contrassegnato da aperture liberali e da un notevole sviluppo economico, derivato soprattutto dallo sfruttamento coloniale dell'Indonesia. Nel 1848 una nuova Costituzione istituiva per ambedue le camere (Stati Generali) il sistema rappresentativo. Nel 1917 venne introdotto nel Paese il suffragio universale maschile, e costituito il primo Governo di sinistra moderata. Grazie anche alla crescente pressione delle istanze socialiste, ebbe inizio un'azione riformatrice che, in pochi anni, diede ai P.B. una delle più avanzate legislazioni sociali. Allo scoppio della seconda guerra mondiale il Paese si mantenne neutrale, ma subì ugualmente l'invasione tedesca nel 1940. Mentre la regina Guglielmina (salita al trono nel 1890, sotto la reggenza della madre) e il Governo riparavano a Londra, ebbe inizio la resistenza attiva e passiva di tutto il popolo olandese, che impedì ai Tedeschi di dare vita a un Governo collaborazionista. Alla fine della guerra iniziò l'opera di ricostruzione materiale ed economica del Paese. In politica estera venne abbandonata la tradizionale neutralità e furono stabiliti legami di carattere economico, politico e militare coi Paesi occidentali (nel 1948 fu realizzata, insieme a Belgio e Lussemburgo, l'unione economica del BENELUX; al 1949 risale l'adesione del Paese alla NATO; del 1951 è la sua partecipazione alla fondazione della CECA; nel 1957 fu tra i membri fondatori di CEE ed EURATOM). Il dopoguerra portò anche il dissolvimento dell'Impero coloniale, con il riconoscimento dell'indipendenza della Repubblica indonesiana (1949) e con accordi di autonomia ai possedimenti delle Indie Occidentali (le Antille Olandesi divennero territorio autonomo d'oltremare nel 1954, mentre il Suriname ottenne la definitva indipendanza nel 1975). Sul fronte interno, dopo la ricostruzione seguì un periodo di Governi di centro-destra, cui si alternarono Gabinetti di sinistra (1973-77, 1989-94); inoltre, il 30 aprile 1980, dopo l'abdicazione della madre Giuliana, salì al trono la principessa Beatrice, per le nozze della quale con un diplomatico tedesco, nel 1966, era stata necessaria l'approvazione parlamentare. Le elezioni del 1994 portarono al Governo una coalizione di liberal-democratici e liberal-conservatori guidata dal cancelliere Wim Kok. Nel 1998 i P.B. divennero uno dei Paesi dell'Unione europea aderenti al progetto di moneta unica dell'euro. Nel 2000 il Parlamento legalizzò l'eutanasia (già regolamentata da una legge del 1993) e approvò una legge grazie alla quale venivano ufficialmente riconosciuti i matrimoni omosessuali e veniva concesso a coppie omosessuali di adottare bambini. Il 1° gennaio 2002 l'euro divenne moneta ufficiale del Paese. Nel successivo mese di aprile, il Governo si dimise in massa dopo la pubblicazione di un rapporto ufficiale nel quale erano indicate le responsabilità delle autorità olandesi che non avevano messo in grado le proprie truppe di stanza in Bosnia di impedire il massacro di Srebrenica (1995), nel quale militari serbo-bosniaci avevano trucidato migliaia di musulmani. Le elezioni, tenutesi in maggio, furono funestate dall'omicidio di uno dei candidati, il leader anti-immigrazione Pim Fortuyn, ucciso da un attivista ambientalista; le consultazioni decretarono la vittoria dei cristiano-democratici, registrando al contempo un'ottima prestazione del partito del defunto Fortuyn, piazzatosi al secondo posto. In luglio il leader cristiano-democratico, Jan Peter Balkenende, venne nominato primo ministro a capo di una coalizione governativa comprendente, oltre al Partito cristiano-democratico, il Partito lista Pim Fortuyn e il liberale Partito popolare per la libertà e la democrazia. In ottobre difficoltà e dissidi all'interno del Partito lista Pim Fortuyn portarono alla caduta dell'ancor giovane Governo. Nel gennaio 2003 si tennero quindi nuove elezioni generali che videro una seppur scarsa predominanza dei cristiano-democratici che iniziarono una serie di trattative per la formazione di un nuovo Governo, guidato ancora da Balkenende. Nel marzo 2004 la regina madre Giuliana d'Olanda, che aveva regnato dal 1948 al 1980, morì all'età di 94 anni. Le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo tenutesi nel giugno 2004 fecero riscontrare un calo dei cristiano-democratici (24,5%) al Governo, che furono quasi raggiunti dai socialdemocratici (23,6% delle preferenze). L'assassinio del regista cinematografico Theo Van Gogh avvenuto per mano di un estremista islamico nel novembre 2004 (dopo la messa in onda del suo cortometraggio Submission!, che denunciava la triste condizione delle donne nelle società islamiste), scatenò forti tensioni nel Paese. In seguito alla crisi governativa scatenata dal più piccolo partito della coalizione di centro-destra, il D66, uscito dalla maggioranza dopo la bocciatura di una mozione di sfiducia contro il ministro dell'Immigrazione, nel giugno 2006 il premier Balkenende rassegnò le dimissioni. In luglio l'ex primo ministro Ruud Lubbers, incaricato dalla regina Beatrice di avviare i negoziati per la formazione di un nuovo Governo, propose di chiedere al premier uscente Balkenende di guidare un Esecutivo a termine fino alle elezioni politiche anticipate al novembre 2006. Queste ultime videro la sostanziale tenuta dei cristiano-democratici di Balkenende, l'arretramento di laburisti e liberali, e, per contro, l'avanzata di alcune forze di centro-sinistra, in particolare del Partito socialista (SP) guidato da Jan Marijnissen.

LINGUA

Il termine nederlandese indica la lingua ufficiale sovraregionale dei P.B.; è lingua ufficiale anche delle province settentrionali del Belgio. Nella storia della lingua, che appartiene al ceppo germanico, si individua una prima fase (nederlandese antico), dall'VIII all'XI sec., di cui resta come testimonianza una traduzione della Vulgata di epoca carolingia; una seconda fase (nederlandese medio), dal XII al XVI sec., in cui non compare una lingua unica, ma una serie di dialetti (fiammingo, olandese, brabantino, limburghese, sassone); una terza fase (nederlandese moderno), a partire dal XVI sec., in cui è testimoniata un'opera di sistemazione linguistica attraverso una serie di trattati relativi all'ortografia, al lessico, alla pronuncia (al 1584 risale la prima grammatica: Dialogo sulla grammatica nederlandese, di H.L. Spiegel). La diffusione di questa lingua, basata sul dialetto olandese, fu favorita dall'esodo verso il Nord delle popolazioni protestanti nel XVI sec., dopo la caduta di Anversa. L'ortografia del nederlandese, più volte riformata, e normalizzata nel 1863, è stata oggetto di studi nel 1969, quando una commissione di rappresentanti dei P.B. e del Belgio ha proposto la normalizzazione delle parole di origine straniera, determinando così l'attuale coesistenza di due ortografie parallele. Nel Friesland gode dello status di lingua ufficiale il frisone.

LETTERATURA

Una prima produzione letteraria si sviluppò nelle province meridionali alla fine del XII sec. Al XIV sec. risale la Rijmkroniek van Holland (Cronaca rimata d'Olanda) di M. Stoke, un primo esempio di cronaca storica. Grande sviluppo ebbero l'epica, il romanzo cavalleresco e soprattutto l'epopea animale su modelli francesi. L'aspetto più autentico della letteratura medioevale nederlandese è tuttavia da ricercare nelle opere di carattere religioso e nella produzione mistica, che al Sud trovarono espressione soprattutto nella lirica, e al Nord, attraverso l'opera di J. van Ruysbroeck, in una produzione di scritti morali, sermoni, biografie. L'opera di T. da Kempis (1380 circa - 1471) De imitatione Christi è il più famoso scritto dell'epoca. Completano il quadro della produzione letteraria medioevale le ballate, le canzoni popolari e gli abele spelen (componimenti artistici) del XIV sec. che, con le farse, sono all'origine del teatro neerlandese. Le idee dell'Umanesimo furono diffuse nei P.B. da Erasmo da Rotterdam, il più illustre rappresentante della letteratura in latino. Centro di cultura umanistica divenne Leida, sede di università, che raccolse i più grandi studiosi dell'epoca come J. Lipsius, J.J. Scaliger, il filologo G.J. Vossius, il classicista D. Heinsius. Con la proclamazione della Repubblica delle Province Unite (1588) e la lotta per la libertà religiosa e politica si sviluppò una letteratura ispirata agli ideali antispagnoli, di cui sono espressione le canzoni di gueux e una serie di opere storiche. A quest'epoca risale la traduzione della Bibbia, ultimata nel 1637, che esercitò notevole influenza sulla lingua. Nel Seicento prevalse l'elemento barocco e assunse importanza il teatro, che ebbe il suo esponente più rappresentativo in J. van den Vondel, autore di tragedie di ispirazione biblica. Dalla fine del XVII sec., la produzione letteraria si limitò alla pura imitazione dei modelli francesi prima, e di quelli inglesi e tedeschi poi. Nel 1766 venne fondata a Leida la "Società della letteratura nederlandese", tuttora attiva, che rappresentò la fine dell'accademismo classico. Le idee del Romanticismo trovarono espressione nei P.B. nell'esaltazione dei valori nazionali e in un forte sentimento religioso; notevole in questo senso l'opera poetica di W. Bilderdijk. Con l'età romantica, rapida affermazione ebbe il romanzo storico, il cui primo esempio è rappresentato da Leven van Maurits Lijnslager (1808) di A. Loosjes. Negli ultimi decenni dell'Ottocento trovò espressione la tendenza individualistica del Romanticismo, che si concretizzò nella nascita del Movimento degli Ottanta, i cui principi fondamentali erano l'importanza dell'individualità del poeta, la concezione dell'arte come fine a se stessa, la percezione sensoriale della realtà. L'estetica degli ottantisti, che si appoggiavano alla rivista "La nuova guida" (1885), contribuì allo sviluppo dell'elemento naturalistico e impressionistico nella letteratura. La letteratura del Novecento è caratterizzata da una netta prevalenza della poesia rispetto alla prosa: in quest'ultima sono evidenti le tendenze neoromantiche, mentre la prima è soprattutto orientata verso i problemi politici e sociali. Dopo la prima guerra mondiale si manifestarono tendenze espressionistiche, che teorizzavano l'esaltazione del vitalismo e del sentimento cosmico: portavoce e teorico della poesia vitalistica fu H. Marsman. Negli anni Trenta la rivista "Forum", intorno a cui si raccolsero, fra gli altri, il saggista e critico M. Ter Braak e il romanziere S. Vestdijk, si fece portavoce di una tendenza che privilegiava un linguaggio asciutto, comune, i cui elementi essenziali erano la funzionalità e l'ironia. Gli anni che precedono la seconda guerra mondiale videro l'attività dello storico della cultura J. Huizinga. Gli orrori della guerra trovarono testimonianza in una serie di opere di carattere autobiografico, fra cui il Diario di Anna Frank (1947).

ARTE

Architettura: di origine belga o tedesca furono i primi costruttori che operarono nell'XI sec. negli attuali P.B. Lo stile gotico, che caratterizzò l'architettura fino a tutto il XVI sec., ebbe le sue prime manifestazioni nella regione del Brabante e lungo il Reno, dove si eressero le grandiose chiese di Nimega e Arnhem. Alla seconda metà del 1500 appartiene lo stile detto "del Rinascimento olandese", che ebbe spiccati caratteri locali. Nella seconda metà del XVII sec. prevalsero correnti classicheggianti, di ispirazione palladiana e francese, che ebbero il più significativo esponente nell'architetto e pittore di Haarlem J. van Campen (L'Aia, Mauritshuis, 1633; Amsterdam, Municipio, 1645). Nei secc. XVIII-XIX le tendenze architettoniche rimasero ancorate ai modelli neoclassici francesi, con una ripresa di modi neogotici sotto l'impulso del Romanticismo. Il più famoso architetto olandese dell'Ottocento fu P.J.H. Cuypers, a cui si devono il Rijksmuseum e la stazione di Amsterdam. Le tendenze del XX sec. comprendono la cosiddetta scuola di Amsterdam, che si distinse per le ricerche spaziali e l'impiego del mattone, e il movimento De Stijl, che espresse istanze razionalistiche. L'attenzione ai problemi dell'urbanistica, della casa e della scuola, caratterizza l'architettura contemporanea. ║ Scultura: le sculture più antiche dei P.B., risalenti al XII sec., sono per la maggior parte di importazione. Verso il 1400 assunse importanza, nella regione di Utrecht, la scultura lignea, che continuò nell'opera degli intagliatori del 1500. Nel XVII sec. si ricordano i nomi di alcuni scultori: H. de Keyser, R. Verhulst, A. Quellinus il Vecchio. In quell'epoca assunse importanza e notorietà la manifattura di maiolica di Delft, con i suoi caratteristici disegni blu su fondo bianco. ║ Pittura: alla fine del XV sec., nei P.B. furono centri di attività pittorica Leida, Amsterdam, Haarlem, Utrecht. Il maggior pittore dell'epoca fu G. Sint Jans, che espresse nelle sue opere caratteri peculiari come un'attenta sensibilità nella resa della luce, un realismo accentuato fino alla definizione dei singoli particolari. All'inizio del XVII sec. comparvero accanto ai soggetti di natura religiosa e al ritratto temi mitologici di matrice rinascimentale; maestro di tale genere fu J. van Scorel. Nel corso del XVII sec., che può essere considerato il più fecondo e ricco di personalità per la pittura olandese, la scuola di Haarlem abbandonò la tendenza accademica per un'espressività più realistica di cui furono esponenti Fr. Hals, A. Brouwer, P. van Laer. Grandissima importanza acquistò la scuola di Amsterdam grazie anche all'apporto di alcuni pittori di Anversa, tra cui si ricorda H. Seghers. Rembrandt stesso da Leida venne a stabilirsi ad Amsterdam. Si svilupparono in particolare la pittura di paesaggio e di nature morte; in quel periodo prevalse una forte "specializzazione" nei soggetti: pittori di marine, di frutta, di fiori, di animali, di interni. A Leida fiorì nel 1600 una scuola specializzata nel quadretto di soggetto piacevole e di esecuzione minuta ed estremamente fine. A Delft, in quegli anni, operò J. Vermeer. Nel XVIII sec. prevalsero le tendenze classicheggianti, di cui J. Pieneman e A. Scheffer furono i principali esponenti. Nel corso dell'Ottocento il gusto romantico determinò la ripresa di temi e modi della pittura secentesca; D.J. Israëls fu l'esponente più rappresentativo della cosiddetta scuola dell'Aia, che sorse intorno al 1890. Ma la figura predominante dell'epoca fu quella di V. van Gogh. Nel XX sec. rinomanza internazionale assunse l'opera di P. Mondrian. ║ Arti minori: fra le arti minori tipiche dell'area dei P.B., a partire dall'inizio del 1400 si sviluppò particolarmente la xilografia, che trovò vasto campo di applicazione in relazione alla fioritura dell'arte tipografica. Come produzione artistica nazionale di tradizione secolare, ebbe particolare importanza la maiolica, sviluppatasi soprattutto dalla seconda metà del 1500 e divenuta famosa nel 1600, con le manifatture di Delft. Notevole pure la lavorazione artigiana dei metalli, in particolare l'oreficeria. Nel 1600 e nel 1700 l'ebanisteria e l'arte dell'arazzo, fiorita soprattutto a Boscoducale e a Delft, produssero lavori di rilievo.

MUSICA

Fra i secc. XVI e XVII visse il principale musicista olandese, J. P. Sweelinck, autore di composizioni strumentali, che si richiamano alla scuola veneziana. Suoi contemporanei furono C. Schuvt, J. Tollius, J. Vredeman. Parallelamente alla musica colta si sviluppò il filone della musica popolare, di cui sono testimonianza i canti di guerra della cronaca Valerius Gedenckclanck, in cui è compreso anche l'inno nazionale olandese (Wilhelmus van Nassauwe, 1570). Nei secc. XVII e XVIII non comparvero nel panorama musicale europeo compositori olandesi. A partire dal 1850, l'influenza del Romanticismo tedesco si ritrova nelle opere di J. Verhulst, W.F.G. Nicolai, C. van Tussenbroek, B. Zweers e A. Diependrock. Le tendenze musicali del Novecento, da Debussy in poi, influenzarono le opere di S. Dresden, W. Landré e H. Bosmans. Ma è soprattutto il campo delle esecuzioni musicali quello in cui i P.B. hanno raggiunto una solida reputazione. A partire dal XVII sec. vennero fondati la Società di Santa Cecilia, tuttora esistente, e il Collegium Musicum di Utrecht, che diede vita all'orchestra di quella città, dove annualmente si svolge un festival di musica antica. Rinomata è tutt'oggi l'orchestra del Concertgebouw di Amsterdam.
Stazione ferroviaria ad Amsterdam

Niewe Markt, una delle antiche porte di Amsterdam, ora diventata museo

Il Binnenhof, nel centro dell'Aia

Cortile del Museo Reale all'Aia

Il mercato del formaggio ad Alkmaar, in Olanda