(dal latino
pater). Uomo che ha generato dei figli. ║ Animale che
ha generato dei piccoli. ║ Secondo la legislazione italiana, l'uomo la cui
moglie diventa madre per i figli nati nel periodo del matrimonio o entro dieci
mesi dopo la sua fine, per morte o separazione. Egli è pertanto tenuto a
mantenere, educare e salvaguardare i figli finché minorenni. ║
P. adottivo: colui che ha adottato un bambino, divenendone responsabile a
tutti gli effetti legali. ║ Per estens. - Capostipite di una famiglia o di
una geneaologia, riferito ad esempio ai patriarchi biblici. ║ Fig. - Uomo
che si è comportato in modo affabile e generoso nei confronti di una
persona giovane o bisognosa. ║ Fig. - Fondatore di una disciplina,
società:
Erodoto è il p. della storia. ║ Causa, fonte
originaria, specie in detti e proverbi:
l'ozio è il p. dei vizi.
║ Titolo di reverenza per figure ecclesiastiche:
p. Cristoforo.
║
P. putativo: colui che è considerato
p. di figli
non da lui generati. ║
P. spirituale: confessore o guida morale.
║
Di p. in figlio: trasmesso con la discendenza. ║
P.
eterno: Dio. ║
P. di famiglia: colui che ha la
responsabilità di più figli. • St. -
P. coscritti:
presso gli antichi romani erano così chiamati i senatori. • Psicol.
- In campo psicanalitico, la figura del
p. viene indagata nell'ambito
della ricerca sugli stereotipi sessuali e sulla tendenza, presente in ogni
società, a realizzare due distinte scale di valori, maschile l'una e
femminile l'altra. Secondo il modello elaborato da Sigmund Freud, nel gruppo
familiare i due ordini di valori sono impersonati l'uno dal
p., la cui
figura rappresenta gli ideali di autorità ed efficienza, l'altro dalla
madre, che rappresenta gli ideali di amore ed empatia. Le società
impostate su un modello prevalentemente maschile tenderebbero a svalutare la
dimensione affettiva e tutto ciò che appare come "passivo", quindi non
maschile. Negli studi di Freud, inoltre, il
p. assume un ruolo
fondamentale nel cosiddetto
complesso di Edipo (V.
EDIPO), in base al quale in una determinata fase del suo processo di
crescita ogni bambino svilupperebbe un'avversione nei confronti del genitore
dello stesso sesso e una profonda attrazione verso quello di sesso opposto. Il
fondatore della psicanalisi, inoltre, si occupa ampiamente del cosiddetto
p.
primitivo, cioè del capo dell'orda primitiva, il cui assassinio, ad
opera dei figli-rivali, sarebbe all'origine del senso di colpa ereditario e dei
divieti imposti dalle norme sociali.