(detto
Luca di Borgo). Matematico e trattatista italiano. Entrato
nell'ordine francescano nel 1470, insegnò matematica in varie
città, tra cui Perugia, Firenze, Napoli, Bologna, Milano, Parigi, Roma.
Nel 1470 compilò un primo trattato di matematica; tuttavia, famosa rimane
soprattutto, nonostante la scarsa originalità, la sua
Summa de
arithmetica, geometria, proportioni et proportionalità (1494), che fu
il primo trattato generale di aritmetica e algebra mai stampato. Più
interessante, soprattutto sotto l'aspetto filosofico, è il trattato
De
divina proportione, composto nel 1497 e pubblicato nel 1509; quest'opera fu
realizzata sotto l'influenza di grandi artisti a lui contemporanei, quali Piero
della Francesca, Leon Battista Alberti e Leonardo da Vinci, che tra l'altro
illustrò il libro con 59 disegni geometrici. In esso
P.
indicò, come canone fondamentale della bellezza, la
sezione aurea,
la "divina proporzione" della matematica antica applicata alla teoria dell'arte
figurativa. Le dottrine di
P. risultano particolarmente interessanti per
il fatto che esse congiungono il Rinascimento, e prima di tutto Leonardo da
Vinci, con le concezioni classiche del pitagorismo e del platonismo (Borgo San
Sepolcro 1445 circa - Roma 1517 circa).