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Pachioli, Mario.

Scultore monumentalista italiano. Dopo aver conseguito nel 1969 il diploma di maturità all'Istituto Statale d'Arte di Vasto, nel 1970 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove, sotto la guida del monumentalista Antonio Berti, si specializza nell'uso del refrattario, materiale che l'artista predilige per le sue caratteristiche di forza, duttilità e resistenza. Laureatosi nel 1973 e ormai orientato al genere figurativo, P. inizia un lungo percorso fatto di mostre collettive e personali, concorsi e premi, che culmina nel 1980 con il suo inserimento nella sezione artisti fiorentini al Museo nazionale di Cracovia. Autore di ritratti e monumenti in refrattario e bronzo, P. è affascinato dalla possibilità di tradurre un'opera finita in bronzo, sdoppiandola in due distinte unità identiche e al tempo stesso diverse nella resa di superfici e tonalità cromatiche. Tra le sue opere più famose: i due monumenti a Padre Pio, per la piazza antistante all'ospedale di Vasto (1983) e per la chiesa dei Santi Gervaso e Protasio a Firenze (1986), per la quale esegue anche i 15 pannelli sui Misteri del Rosario (1988-90); il Cristo per la sala consiliare del Comune di Casalbordino. Di notevole valore artistico anche gli altorilievi quasi a tutto tondo, i gruppi di grande formato, i nudi e i famosi cavalli. Nel 1988 P. ottiene l'inserimento nel Museo di Stia. Nel 1992 riceve la commissione di un portale di otto pannelli sulla Vita di San Pietro, a Vasto; un monumento per il centenario della nascita di Raffaele Mattioli e l'inserimento nel Museo di Sant'Antonio, a San Buono, Chieti (1996). Del 2001 è il busto a Padre Pio nella piazza San Remigio a Firenze e del 2005 la scultura commemorativa "Greta Garbo" nel centenario della nascita, collocata a Firenze (n. Vasto, Chieti 1948).