Voce inglese: chi regola il passo. • Med. - Nella terminologia medica
anglosassone, il distretto anatomico in cui si originano gli stimoli per la
contrazione cardiaca; generalmente è situato nel nodo del seno. ║
P. artificiale o semplicemente
p.: elettrostimolatore che ha la
funzione di inviare al cuore impulsi elettrici, in modo da mantenere regolare la
pulsatilità cardiaca negli individui in cui essa è compromessa. I
p. vengono impiegati nel trattamento di diverse forme di blocco cardiaco
(blocchi senoatriali, atrioventricolari, sindrome di Morgagni-Adams-Stokes,
ecc.), delle tachiaritmie, della malattia del nodo del seno. L'apparecchio
è costituito da un erogatore di energia, da un circuito segnatempo, da un
regolatore dell'impulso in uscita e da un sistema di elettrodi. Il primo
p. fu messo a punto nel 1957 dallo statunitense C.W. Lillehei e dai suoi
collaboratori, presso l'università del Minnesota: si trattava di un
generatore di impulsi elettrici in grado di imprimere al cuore il ritmo voluto.
Da allora la ricerca ha compiuto enormi passi in avanti, permettendo la
produzione di apparecchi sempre più sofisticati. I modelli attualmente in
uso sono estremamente leggeri e di dimensioni ridotte (25-135 g), dotati di
batterie mercurio-zinco a lunga durata e in grado di regolare la stimolazione
cardiaca in base alle esigenze fisiologiche del paziente (
sensing). I
p. si distinguono in temporanei (esterni) o definitivi (impiantabili). I
primi vengono impiegati per breve tempo, quando le condizioni del paziente lo
richiedono; si utilizzano soprattutto in presenza di tachiaritmie. I
p.
del secondo tipo vengono invece impiantati stabilmente, in caso di patologie
più gravi, attraverso un intervento chirurgico. I
p. vengono
attualmente distinti e codificati a livello internazionale in base ad alcuni
elementi essenziali: la camera cardiaca (atrio o ventricolo), la camera sede del
sensing, la modalità di risposta alla presenza di funzioni
programmabili e di funzioni volte a controllare eventuali tachicardie. Tra i
p. ventricolari, quelli
asincroni sono a frequenza fissa e
risultano pertanto non sensibili alla spontanea attività cardiaca, quelli
sincronizzati, invece, sono sensibili all'attività cardiaca. I
p. ventricolari possono infine essere
a domanda, cioè
programmabili o multiprogrammabili. Vengono impiegati anche
p. atriali,
connessi all'attività elettrica spontanea dell'atrio,
p. ventricolari
atrioguidati, la cui attività è sincronizzata con quella
dell'atrio, e infine
p. atrioventricolari, in grado di stimolare in
sequenza atrio e ventricolo. Generalmente l'impianto di uno di questi apparecchi
avviene in anestesia locale, in un ambiente sterile e attrezzato (laboratorio di
emodinamica o di elettrofisiologia). Il catetere stimolatore viene sospinto
attraverso la vena cefalica (preferibilmente destra) fino alla punta del
ventricolo destro. Il
p. viene collocato in una tasca di tessuto
sottocutaneo, allestita a questo scopo in sede sottoclaveare. Il funzionamento
dell'apparecchio viene periodicamente controllato da medici specialisti.