TUMORI PRIMITIVI
I tumori primitivi della pleura sono assai rari (0,1% di tutti i tumori), specie se
confrontati con i tumori broncopolmonari (1/1000) e con la frequenza dei tumori secondari,
metastatici della pleura stessa. Il loro interesse è notevole dal punto di vista pratico
per la possibilità di un proficuo intervento chirurgico nelle forme localizzate. Si
distingue un mesotelioma localizzato, per lo più benigno, ed un mesotelioma diffuso,
sempre maligno.
MESOTELIOMA LOCALIZZATO (O NODOSO)
Insorge per lo più in soggetti di età media o avanzata, di sesso maschile. Dotato di
accrescimento lento, dà luogo ad un tumore di dimensioni variabili da pochi centimetri
sino a masse del peso di qualche kg che occupano la maggior parte di un emitorace,
comprimendo il polmone corrispondente. Di regola benigno, può essere asportato con
successo chirurgicamente. Raramente recidiva e non dà metastasi. Frequente è la comparsa
di un versamento emorragico, anche nelle forme benigne. Le ripercussioni cliniche
(dispnea, cianosi, ecc.) sono legate al collasso polmonare prodotto dalla massa che occupa
la cavità pleurica e dal versamento.
MESOTELIOMA DIFFUSO
È il tumore più caratteristico e frequente delle pleure. Colpisce specialmente
soggetti di sesso maschile del 5º decennio (età media 52 anni). Probabilmente si
sviluppa in rapporto a massive e persistenti inalazioni di particelle di amianto.
La pleura viscerale è molto ispessita (fino a 2-5 cm), dura, biancastra, di aspetto
fibro-lardaceo. Il polmone, che resta murato entro la pleura ispessita, è collassato per
compressione esercitata dalla neoplasia e dal versamento (siero-emorragico) spesso
imponente e che rapidamente si riforma dopo toracentesi.
Decorso: il mesotelioma ha sempre un comportamento maligno. Le metastasi avvengono
prevalentemente per contiguità e per via linfatica ai linfonodi mediastinici, al
pericardio, alla parete toracica, al diaframma e al peritoneo. Rare sono invece le
metastasi per via ematica.
TUMORI CIRCOSCRITTI DELLA PLEURA
Sono rappresentati dai comuni fibromi, fibrosarcomi e angiofibromi. Hanno uno sviluppo
lento potendo raggiungere grandi dimensioni fino ad occupare un intero emitorace. La
sintomatologia è quella dei disturbi di compressione endotoracica con dispnea, dolore
toracico incostante, a volte di tipo nevralgico. Altre volte si osservano dolori
osteoarticolari ed ippocratismo digitale legati alla fase di massima espansione del tumore
e di compressione del polmone.
La terapia dei tumori pleurici è di tipo chirurgico e trova piena indicazione per le
forme circoscritte, mentre la rapida diffusione dei mesoteliomi impedisce solitamente
qualsiasi tentativo di radicalità.