(detto
di Brunswick). Imperatore e re di Germania. Figlio di Enrico XII
di Baviera detto il Leone e di Matilde d'Inghilterra ereditò, insieme
agli ormai ridotti possessi dinastici di Brunswick, anche l'onere dell'alleanza
fra Guelfi tedeschi e Plantageneti contro gli Svevi. Cresciuto alla corte
inglese dello zio Riccardo Cuor di Leone, combatté per lui contro Filippo
II Augusto re di Francia e in cambio fu creato duca di Aquitania. Alla morte di
Enrico VI, nel 1197, una parte dei principi elettori scelse
O. come re di
Germania, in opposizione a Filippo di Svevia, eletto dal partito ghibellino.
Vista la divisione, papa Innocenzo III rivendicò il suo diritto a
prendere posizione.
O., sottoscrivendo nel 1201 a Neuss un concordato
molto vantaggioso per il papato, riuscì a prevalere temporaneamente
grazie all'appoggio del pontefice. Ciò non impedì il succedersi di
scontri tra le fazioni al punto che, nel 1206,
O. rimase confinato nei
suoi possedimenti di Brunswick e sembrò ormai battuto, mentre il papa
dava inizio a trattative con Filippo. Nel 1208, tuttavia, Filippo fu assassinato
e
O. eletto re all'unanimità, operando una riconciliazione tra i
due partiti avversi mediante il suo fidanzamento con la figlia ancora bambina
del rivale. Contestualmente rinnovò al pontefice le garanzie del trattato
di Neuss (cessione allo Stato della Chiesa dei ducati di Spoleto, dell'Esarcato,
della marca anconetana; riconoscimento della signoria feudale del papa sul Regno
di Sicilia e del suo diritto di appello all'imperatore in riferimento a
questioni che riguardassero la Chiesa; rinuncia al diritto di ingerenza
imperiale nella nomina dei vescovi) e, grazie a ciò, fu consacrato
imperatore nel 1209 quando scese a Roma. Ottenuta l'investitura, tuttavia,
O. mutò la sua politica, rifiutando la cessione dei territori
promessi, avanzando pretese, in quanto sposo della figlia di Filippo di Svevia,
sul Regno di Sicilia e combattendone il re Federico di Svevia, figlio di Enrico
VI e affidato alla tutela del papa. Innocenzo reagì, scomunicando
O. e dichiarandolo deposto, sciogliendo i sudditi dall'obbligo di
fedeltà, sollevando contro di lui i nemici che contava in Italia e in
Germania, con l'appoggio del re francese Filippo II Augusto. Dalla parte di
O. si schierarono il re inglese Giovanni Senzaterra ed i feudatari
fiamminghi. Parte dei principi elettori offrì il titolo a Federico di
Svevia, che si recò in Germania e fu incoronato (1212), concedendo al
pontefice tutto ciò che era stato in precedenza definito dai trattati
ottoniani poi disattesi. Anche
O. rientrò in Germania, ma non
riuscì ad invalidare la nuova elezione, né giuridicamente,
né con le armi: gravemente sconfitto da Filippo Augusto a Bouvines nel
1214, si ritirò nei possedimenti di Brunswick e vi morì qualche
anno dopo, senza lasciare figli (Normandia 1175 o 1182 - Harzburg, Bassa
Sassonia 1218).