Tragedia in cinque atti, in versi, di William Shakespeare, composta nel 1604 e
rappresentata per la prima volta nello stesso anno. La vicenda del dramma
è tratta da una novella degli
Ecatommiti, del ferrarese
Giambattista Giraldi Cintio (1504-73), di cui Shakespeare lesse forse una
traduzione francese. Otello, valente capitano moro al servizio della Repubblica
di Venezia, si è unito in matrimonio con Desdemona, la giovane figlia del
senatore veneziano Brabanzio, riuscendo a vincere l'ostilità del padre di
lei. Inviato dalla Repubblica a comandare la piazzaforte di Cipro, minacciata
dai Turchi,
O. sceglie come suo secondo Cassio, scatenando in tal modo
l'invidia e il rancore dell'altro suo ufficiale e confidente, Iago. Invidioso
del suo generale, Iago medita di disonorarlo, e attenta alla fedeltà di
Desdemona; respinto da lei riesce, tuttavia, nell'intento di far credere a
Otello che sua moglie lo tradisca con Cassio. Otello finirà con
l'uccidere Desdemona, che viene soffocata tra i cuscini del letto; convintosi
poi dell'innocenza della sposa,
O. si uccide.