Allevamento di ostriche a scopo alimentare o per la produzione di perle. In
natura i banchi di ostriche si trovano generalmente in acque infralitorali a
bassa salinità e ad abbondanza di microplancton. • Encicl. -
L'allevamento di
Ostrea edulis si sviluppò in Francia a partire
dal XVII sec. In Italia il principale centro di
o. si trovava nel
Tarantino e presso il Lago di Fusaro, dove era stata introdotta da Ferdinando IV
nel 1764. Tuttavia gli elevati costi di produzione e la forte concorrenza delle
ostriche di importazione, hanno fatto sì che l'
o. rimanesse in
Italia solo a livello sperimentale. La quasi totalità dell'attuale
produzione europea di ostriche è concentrata in Francia, dove si utilizza
una tecnica consistente nel trasferire, per un certo periodo, le ostriche adulte
in antichi bacini salmastri trasformati in stagni di allevamento. Qui l'ostrica
si ciba di un'alga azzurra (
Navicula), assumendo un delicato colore verde
che la rende molto apprezzata sul mercato. L'allevamento delle ostriche è
semplificato dall'enorme prolificità di questi molluschi; occorre
impedire, però, che le numerose larve muoiano prima di potersi fissare,
proteggendole dalle onde e dalle correnti e approntando pali cui possano
aggrapparsi. Lo sviluppo dell'
o. può essere ostacolato
dall'insorgere di alcune patologie (parassitosi e virosi ad andamento
epidemico), danneggiato da predatori quali stelle di mare e murici e
dall'inquinamento. L'allevamento delle ostriche perlifere del genere
Pinctada è diffuso soprattutto in Giappone. Quando queste ostriche
raggiungono i tre anni di età, viene loro innestato nel mantello un
sacchetto, fatto con un lembo di mantello di un altro mollusco, contenente un
pezzetto di madreperla. Dopo sette anni si ottengono perle di ottima
qualità.