eXTReMe Tracker
Tweet

Ormone.

Fisiol. - Termine introdotto da E.H. Starling nel 1902 per indicare quelle sostanze elaborate dalle ghiandole endocrine in grado di stimolare specificamente una o più funzioni o attività organiche, o influire, regolandoli, sull'equilibrio di importanti fenomeni vitali (dalla crescita allo sviluppo psico-somatico, al metabolismo, al tono e all'eccitabilità neuro-vegetativa, ecc.). Per operare, gli o. vengono immessi in circolo in piccole quantità nei liquidi circolatori (il sangue e la linfa interstiziale), per poi essere assorbiti dai diversi tessuti che compongono l'organismo. Il primo o. ad essere isolato fu, nel 1901, l'adrenalina, ma già da alcuni decenni gli studiosi di endocrinologia ne avevano dimostrato indirettamente l'esistenza. In particolare, nel 1889, Ch.E. Brown-Séquard ne aveva intuito le principali caratteristiche: la specifica azione stimolante e la proprietà dei diversi o. di agire in stretta correlazione funzionale. L'accezione del termine è stata in seguito estesa a comprendere tutte quelle sostanze che, entrando in circolo direttamente o attraverso i liquidi interstiziali, sono però prodotte anche da organi, tessuti o cellule non comprese nel gruppo delle ghiandole endocrine. Queste ultime non sono esclusive dei vertebrati, ma si ritrovano anche negli animali inferiori e nelle piante (in cui prendono il nome di fitormoni). Gli o. animali vengono distinti in due grandi gruppi in base alla loro origine: o. ghiandolari (prodotti dalle ghiandole endocrine: ipofisi, epifisi, tiroide, paratiroidi, surreni, parti del pancreas e delle gonadi), comprendenti tra gli altri l'adrenalina, l'insulina, il progesterone e il testosterone; o. aghiandolari (prodotti da particolari tessuti o cellule). Fra questi ultimi ve ne sono alcuni (i cosiddetti o. locali) che agiscono nella stessa zona in cui vengono liberati, caratteristica che li assimila ai neurotrasmettitori. Gli o. possono essere distinti anche in base al sesso dell'individuo che li produce. Si definiscono androgeni gli o. maschili, estrogeni quelli femminili. Un classico esempio di o. maschile è il testosterone che è il fondamentale prodotto della secrezione del testicolo. L'estrogeno per eccellenza è l'estradiolo, prodotto della secrezione dell'ovaio. Sotto molti aspetti gli o. androgeni si comportano da precursori degli estrogeni; ciò era stato già teorizzato nel 1934 da Zondek, ma fu solo vent'anni più tardi che Heard e collaboratori furono in grado di dimostrare la conversione del testosterone in estrogeni. Gli o. androgeni trovano largo utilizzo nella medicina sportiva, in quanto capaci di incrementare la massa muscolare; ma la somministrazione di queste sostanze può produrre degli effetti indesiderati (virilizzazione nella donna, involuzione testicolare nell'uomo con arresto della produzione di sperma, disturbi neuropsichici, ecc.).
La funzione ormonale


I PRINCIPALI ORMONI
Ormone
Origine
Stimolo
Funzione
VERTEBRATI adrenocorticotropina (ACTH)


ormone follicolo-stimolante (FSH)



ormone della crescita



ormone luteinizzante (LH)



luteotropina


prolattina


tireotropina (TSH)




intermedina


ormone antidiuretico (vasopressina)

ossitocina




tirocalcitonina (calcitonina)


tiroxina

ormone paratiroideo


aldosterone




corticosteroni



adrenalina




noradrenalina


glucagone



insulina



estrogeno



progesterone



testosterone



melatonina

eritropoietina


gastrina



secretina



pancreozimina



enterogastrone



colecistochinina

adenoipofisi (ipofisi anteriore)


adenoipofisi




adenoipofisi



adenoipofisi




adenoipofisi


adenoipofisi


adenoipofisi




pars intermediadell'ipofisi

ipotalamo


ipotalamo




tiroide



tiroide

paratiroide


corteccia surrenale




corteccia surrenale



midollo surrenale




midollo surrenale, terminazioni nervose

pancreas



pancreas



ovaie



ovaie, corpo luteo



testicoli



epifisi

rene


stomaco



duodeno



duodeno



duodeno



duodeno

Fattore liberante la corticotropina (CRF) dell'ipotalamo

Fattore liberante l'ormone follicolo-stimolante (FSH-RF) dell'ipotalamo

Zucchero ematico, secrezione ipotalamica

Fattore liberante l'ormone luteinizzante (LRF) dell'ipotalamo

Secrezione ipotalamica

Secrezione ipotalamica

Tiroxina, fattore liberante la tireotropina (TRF) dell'ipotalamo

Ignoto


Sistema nervoso centrale (SNC)

SNC




Elevati tassi ematici dello ione calcio

Tireotropina

Bassi livelli ematici di calcio

Livelli di angiotensina, di ioni sodio e potassio, ACTH

ACTH



SNC




SNC


Livelli di zucchero ematico


Livelli di zucchero ematico


FSH, LH



LH



LH



Luce

Ossigeno ematico


Variazioni fisiologiche nello stomaco

Variazioni fisiologiche nel duodeno

Variazioni fisiologiche nel duodeno

Variazioni fisiologiche nel duodeno

Livelli di grasso nel duodeno

Stimola la secrezione ormonale della corteccia surrenale

Stimola la formazione dell'uovo e la formazione di estrogeni


Stimola la crescita, aumenta il livello di zucchero ematico


Stimola l'ovulazione, la secrezione di estrogeni e la secrezione di testosterone


Stimola le secrezioni del corpo luteo

Favorisce la produzione di latte

Stimola la sintesi e la secrezione degli ormoni della tiroide


Stimola le variazioni della pigmentazione della pelle

Diminuisce la produzione di urina

Provoca la contrazione della muscolatura liscia, specialmente nell'utero e durante la eiezione del latte

Abbassa il tasso dello ione calcio nel sangue


Aumenta il tasso metabolico

Aumenta i livelli dello ione calcio nel sangue

Aumenta i livelli del sodio, diminuisce i livelli del potassio, aumenta la ritenzione dei liquidi

Aumenta lo zucchero nel sangue, antagonista dell'insulina

Aumenta lo zucchero ematico, provoca vasocostrizione, aumenta la portata cardiaca

Provoca vasocostrizione


Aumenta lo zucchero ematico, diminuisce il glicogeno epatico

Diminuisce lo zucchero ematico, aumenta il glicogeno epatico

Determina lo sviluppo delle caratteristiche sessuali femminili

Provoca variazioni dell'utero e del petto durante la gravidanza

Favorisce lo sviluppo delle caratteristiche sessuali maschili

Inibisce le funzioni dell'ipofisi

Stimola la formazione degli eritrociti

Stimola la secrezione degli enzimi gastrici


Stimola la formazione del bicarbonato nel succo digestivo pancreatico

Stimola la secrezione degli enzimi pancreatici


Inibisce la secrezione gastrica


Stimola le contrazioni della cistifellea
INVERTEBRATI
Insetti ormone del corpus cardiacum

ecdisone



ormone giovanile


Crostacei
ormone del sinus



ormone della muta


ormone androgenico



sistema nervoso


ghiandola protoracica



corpora allata



cellule neuro-secretorie


ghiandola y


ghiandola androgenica



Variazioni interne e ambientali

Ormone trofico, ormone del corpus cadacum

Sistema nervoso



Cambiamenti ambientali esterni ed interni

Neurosecrezioni


-



Favorisce la muta


Favorisce la muta e la metamorfosi


Favorisce lo sviluppo della larva e delle ovaie


Inibisce la muta, favorisce lo sviluppo delle ovaie


Aumenta la velocità della muta

Sviluppa le caratteristiche sessuali maschili primarie e secondarie
PIANTE
auxina








gibberelline





citochinine




dormine



antesina

etilene


gemme in sviluppo, frutti, semi, polline







embrione in germinazione




semi in maturazione, foglie in sviluppo



gemme a riposo



foglie

frutto


-








-





-




-



-

-


Favorisce l'allungamento delle cellule vegetali e la crescita del frutto e delle radici, ritarda la senescenza, inibisce la formazione di gemme laterali, regola la risposta della pianta alla luce (fotosintesi)

Stimola la crescita dello stelo, del frutto, della foglia e la fioritura, inibisce la formazione delle radici, la germinazione dei semi

Stimola la crescita del frutto e delle foglie, la formazione delle gemme, ritarda la senescenza

Favorisce la crescita dello strato di abscissione dopo la caduta delle foglie

Favorisce la fioritura

Coadiuva la maturazione del frutto