Saggio politico-sociale dello scrittore e uomo politico francese Jules Simon,
pubblicato nel 1864. In forma vigorosamente polemica, l'opera affronta la
situazione del lavoro dei minori all'interno delle fabbriche e studia le leggi
sull'apprendistato allora in vigore in Francia, denunciandone il carattere
vessatorio nei confronti di ragazzi sottoposti a un lavoro durissimo e a fatiche
sproporzionate per la loro età. L'autore non si limita a questa
constatazione, ma lega tale aspetto a una più vasta critica delle leggi
oppressive del Secondo Impero, denunciando la struttura antioperaia e
antipopolare del regime di Napoleone III.