Pseudonimo di
Manoel Candido Pinto de Oliveira. Regista, attore,
sceneggiatore e produttore cinematografico portoghese. Nato in una famiglia
benestante, compì gli studi in Portogallo e in Spagna. Nel 1928 si iscrisse
alla scuola per attori cinematografici fondata da Rino Lupo e partecipò
come comparsa, insieme al fratello Casimiro, al film
Fatima miracolosa.
Nel 1931 girò il primo cortometraggio dal titolo
Douro, ansa fluviale
e nel 1942 diresse il primo lungometraggio, il film sull'infanzia
Aniki
Bóbó. Non riuscendo a realizzare i progetti successivi per mancanza di
appoggi finanziari,
O. si allontanò dal cinema per un ventennio,
lavorando nell'azienda agricola di famiglia. Dopo aver girato il documentario
a colori
Il pittore e la città (1956), che gli valse un particolare
riconoscimento, ottenne dei fondi che gli permisero di dirigere il suo secondo
lungometraggio
Atto di primavera (1963). Seguì il film
Il
passato e il presente (1972), primo della tetralogia comprendente
Benilde
o la vergine madre (1975),
Amor di perdizione (1979),
Francisca
(1981), pellicole raffinate e immaginifiche. Nel 1985 diresse
La scarpetta
di raso, ispirato a un testo del francese Paul Claudel, e ricevette
a Venezia il Leone d'Oro alla carriera. Considerato il maestro del cinema
portoghese,
O. diresse, sceneggiò e scrisse in seguito numerosi film,
caratterizzati da uno stile lento e antinarrativo in cui predomina la
raffinatezza formale, e connotati da un unico tema di fondo: la riflessione
sulla condizione umana. Tra i più significativi citiamo:
La divina
commedia (1991), con cui vinse il il premio speciale della giuria a Venezia;
La valle del peccato (1993);
I misteri del convento (1995);
Party (1996);
Viaggio all'inizio del mondo (1997), da lui anche
interpretato;
La lettera (1999), con cui ottenne il gran premio
della giuria al Festival di Cannes;
Parole e utopia (2000);
Ritorno a casa (2001);
Porto della mia infanzia (2001),
in cui fu anche attore;
Il principio dell'incertezza (2002);
Un film parlato (2003);
O quinto império - Ontem como hoje
(2004);
Specchio magico (2005);
Belle toujours - Bella sempre
(2006).
O. rappresenta oggi uno degli autori più longevi e prolifici
del panorama internazionale; ha attraversato tutta la storia dal cinema, dal
muto all'avvento del digitale (n. Porto 1908).