Scrittore russo. Si affermò con il romanzo
L'invidia (1927),
imperniato sul conflitto tra il mondo prerivoluzionario e quello costruito dal
nuovo ordine: Kavalerov, un ubriacone simile ai personaggi dostoevskiani,
rifiuta il mondo e vive passivamente; Andrej Babcev, il benefattore, è il
comunista pronto a morire per la causa, mentre il fratello Ian è un
spirito anarcoide con speranze rivoluzionarie. Varianti su questo tema appaiono
le opere successive
I tre grassoni (1928), le novelle
Amore e
Il nocciolo di ciliegia (1929-30) e il dramma
L'elenco delle
benemerenze (1931). Arrestato nel 1934, quando ormai aveva smesso di
scrivere, fu riabilitato nel 1956 e si dedicò al giornalismo. Nel 1961
venne pubblicata postuma la raccolta
Non un giorno senza una riga
(Elisavetgrad 1899 - Mosca 1960).