Giornalista e scrittore italiano. Figlio di Raffaele, collaborò alla
"Tribuna", alla "Nuova Rassegna", al "Corriere della Sera" (di cui divenne
direttore, 1925-27), all'"Illustrazione italiana". Fondò i periodici
"Dedalo" (1920), "Pegaso" (1929) e "Pan" (1933). Nel 1930 venne nominato
accademico d'Italia. Fece parte del direttivo dell'
Enciclopedia italiana
e ideò le collane "Le più belle pagine degli scrittori italiani"
(pubblicata dall'editore Treves) e "Classici Rizzoli". Fu poeta, scrittore di
teatro e saggista; tuttavia espresse il meglio della sua produzione come
giornalista, dimostrandosi osservatore attento e acuto dei fatti culturali e di
costume del suo tempo, analizzati in una prosa chiara ed essenziale. Tra i suoi
lavori ricordiamo i saggi di critica d'arte
I nani tra le colonne (1920),
Raffaello e altre leggi (1921),
La pittura italiana dell'Ottocento
(1929). Sono inoltre degni di nota: i romanzi
Senza Dio (1894),
Il
cavallo di Troia (1904),
Mio figlio ferroviere (1922); la raccolta di
scritti brevi di vario genere
Cose viste (1923-39);
I taccuini
1914-1943 (postumo, 1956) (Roma 1871 - Firenze 1946).