Economista e uomo politico svedese. Docente di Economia politica
all'università di Copenaghen dal 1924, passò nel 1929 a quella di
Stoccolma. Nel 1938 fu eletto al Parlamento svedese come rappresentante del
Partito laburista, di cui divenne poi leader; nel 1944-45 fu ministro del
Commercio. Le sue ricerche in campo economico lo portarono a formulare una nuova
teoria sul potere d'acquisto (inizialmente esposta in una serie di articoli
pubblicati nel 1929, in occasione di una polemica con Keynes), sviluppata in
modo esauriente nell'opera
Commercio interregionale ed internazionale
(1933). Secondo
O. la bilancia dei pagamenti tenderebbe a riequilibrarsi
attraverso il trasferimento di potere d'acquisto, indipendentemente, o quasi,
dalle variazioni dei prezzi. Ciò che conta, ai fini del movimento delle
merci, non sono le eventuali differenze del loro costo in un Paese o nell'altro,
bensì le differenze nella dotazione dei fattori produttivi, che si
ripercuotono sui prezzi relativi dei fattori produttivi stessi. Il fenomeno
dello scambio internazionale non rappresenta per
O. che un caso, sia pure
il più importante, della "teoria generale dello scambio interregionale",
in quanto lo scambio tra due regioni poste all'interno di uno stesso Paese e lo
scambio tra due Paesi distinti si spiegano nello stesso modo. Opere fondamentali
di
O., oltre a quella già citata, sono:
Politica economica e
doganale, lavori pubblici, sovvenzioni come mezzi contro la disoccupazione
(1934),
Teoria di Stoccolma sul risparmio e sugli investimenti (1937),
Il problema della stabilizzazione dell'impiego (1950). Nel 1977 gli
è stato assegnato il premio Nobel per l'economia (Kristianstad 1899 -
Stoccolma 1979).