Secondo abate di Cluny. Educato alla corte del duca Guglielmo di Aquitania, dopo
gli studi a Parigi alla scuola di Remigio di Auxerre fu nominato canonico della
basilica di S. Martino a Tours, che abbandonò nel 903 dopo l'invasione
normanna. Ritiratosi nel monastero di Baume-les-Messieurs, nel 910 si
stabilì a Cluny, divenendone abate nel 927. Grazie all'opera di
O.
la riforma cluniacense si affermò rapidamente, venendo adottata nei
monasteri di Borgogna e d'Aquitania. Nel 931 papa Giovanni XI affidò
ufficialmente a
O. la missione di riformatore, stabilendo con una bolla
pontificia l'indipendenza del monastero, sottratto ad ogni autorità
laicale ed ecclesiastica, salvo quella della S. Sede. Mediatore e consigliere di
papi e di sovrani,
O. ristabilì a più riprese la pace fra
Alberico di Roma e Ugo re d'Italia. Delle sue opere, numerose e di argomento e
genere vario, si ricordano, oltre ai sermoni, un compendio dei
Moralia in
Iob di S. Gregorio Magno, i
Collationum libri III,
l'
Occupatio, vasto poema in sette libri. Sebbene siano di redazione
posteriore, risentono dell'influenza di
O. anche gli
Statuti
cluniacensi (
Ordo Cluniacensis). Attento alla liturgia,
O. si
occupò anche di musica, componendo antifone e inni sacri; la tradizione
gli attribuisce anche alcuni trattati musicali, la cui paternità viene
riconosciuta dalla critica più recente a Oddone di Saint-Maur. Festa: 18
novembre (880 circa - Tours 942).