Nome comune con cui si designano molti uccelli anseriformi. ║ Per estens.
- Persona sciocca. ║ Fig. -
Passo dell'o.: espressione che designa
il modo di marciare, con la gamba tesa, tipica delle armate naziste in parata.
È tuttora usato dagli eserciti di alcune Nazioni. ● Zool. - Uccello
anseriforme della famiglia degli Anatidi, comprendente diversi generi suddivisi
in differenti specie. Abitualmente vive in prossimità di corsi d'acqua e
si nutre di vegetali. All'approssimarsi dell'autunno, le
o. si riuniscono
in gruppi per la migrazione. Al genere
anser appartiene l'
Anser
anser (
o. selvatica), capostipite di diverse razze di
o.
domestiche. Vive in gruppo in zone acquitrinose dell'America e dell'Europa;
prima dell'inverno migra verso Sud in stormi dalla caratteristica forma a V. Di
notevoli dimensioni (può raggiungere il metro di lunghezza), presenta
piumaggio grigio, zampe e becco rosa, nella razza dell'Europa orientale, arancio
in quella dell'Europa occidentale; le zampe sono robuste e le dita collegate da
un'ampia membrana. Fa parte dello stesso genere l'
Anser albifrons (
o.
lombardella), di dimensioni minori e piumaggio più scuro; è
caratterizzata da una macchia bianca sul becco roseo, da strisce nere sul dorso
e dalle zampe arancioni. Appartengono allo stesso genere l'
Anser
erythropus (
o. lombardella minore), di dimensioni ancora inferiori,
dotata di becco piccolo e roseo, con una macchia bianca che si estende sul muso;
l'
Anser fabalis (
o. granaiola), di piccole dimensioni, diffusa
nell'Europa e nell'Asia settentrionali; l'
Anser brachyrhyncus, con collo
scuro e becco rosa segnato di nero; l'
Anser coeruleus (
o. delle
nevi), presente nel Nord-America, con testa e collo bianco, in contrasto con
il resto del corpo che è grigio. Le
o. del genere
Branta si
differenziano dal genere
anser per il ramo superiore della ranfoteca
inclinato verso il basso. A questo genere appartengono la
Branta bernicla
(
o. colombaccia), diffusa nel Nord dell'Europa, in America e in Asia;
lunga circa 60 cm, ha dorso scuro, ventre più chiaro, e una
caratteristica chiazza bianca sul collo; la
Branta leucopis (
o. faccia
bianca), diffusa nelle regioni più settentrionali dell'Europa,
caratterizzata dal muso bianco in contrasto con il nero del corpo; la
Branta
ruficollis (
o. collo rosso); la
Branta canadensi (
o.
canadese), la più grossa del genere (lunghezza 90 cm, apertura alare
1,70 m), ha piume grigie con testa e collo nero, petto chiaro e una grande
macchia bianca dalla gola alle guance. ● Zootecn. - Le
o. sono
facilmente allevabili, in quanto capaci di procurarsi il cibo da sole e di
sopportare temperature anche molto rigide. In genere vengono lasciate in
ambienti umidi, in gruppi di due o tre. Vengono nutrite con erbe, integrate da
farine di cereali e residui della lavorazione del latte. Nell'industria sono
ampiamente sfruttate nel settore alimentare per la loro carne e soprattutto per
il fegato, da cui si ricavano grassi e paté. Dalle piume si ottengono
pregiati piumini per cuscini, imbottiture, ecc.; le penne delle ali furono, per
molti secoli, usate per scrivere. Le principali razze di
o. domestiche
sono: l'
o. italiana, dal piumaggio bianco o grigio, pregiata per le uova
e la carne; l'
o. di Tolosa, di grande mole, con piumaggio grigio e becco
arancione pallido; per la sua tendenza allo sviluppo precoce e all'ingrassamento
(può raggiungere i 7-10 kg), viene utilizzata soprattutto per la
produzione del
foie gras; l'
o. di Embden, diffusa in Inghilterra,
ha piumaggio bianco e folto, usato per la fabbricazione di piumini; l'
o. di
Poitou, di piumaggio bianco, fornisce un ottimo materiale per la
fabbricazione di coperte e piumini per cipria. ● Fisiol. -
Pelle
d'o.: nel linguaggio comune, locuzione con cui si indica
l'
orripilazione (V.). ● Mecc. -
Collo d'o.: ansa di un albero sulla quale si articola una biella. ●
Mar. - Nell'allestimento navale, tubo corto e arcuato che si dispone negli
sfoghi d'aria delle casse e dei doppi fondi, sui ponti, per impedirvi l'entrata
d'acqua, ovvero sui terminali all'aperto delle condotte d'aria, per agevolarne
il tiraggio. ● Giochi -
Gioco dell'o.: gioco da tavolo, per due o
più giocatori. Di origini antiche, è formato da un cartone
suddiviso in 90 caselle (originariamente erano 63), contraddistinte da un
numero, illustrate e poste a spirale. Nel centro della spirale è la
figura dell'
o. Ogni giocatore deve lanciare i dadi e, a seconda della
casella su cui finisce, deve procedere, fermarsi o retrocedere al punto di
partenza. Vince chi, per primo, giunge all'ultima casella rappresentante
l'
o.