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O'Toole, Peter.

Attore teatrale e cinematografico inglese di origine irlandese. Tra i più apprezzati interpreti del teatro shakespeariano, durante la sua lunga carriera teatrale fu membro delle compagnie dei più prestigiosi teatri britannici, tra cui l'Old Vic di Bristol, la Royal Shakespeare Company e l'Old Vic di Londra. Dopo il debutto in Ombre bianche (1959) di Nicholas Ray, si impose in campo cinematografico nel 1962 nella parte del protagonista in Lawrence d'Arabia di David Lean - uno dei maggiori successi di pubblico di tutti i tempi - con cui vinse il David di Donatello come miglior attore straniero e ottenne una nomination all'Oscar. Da allora recitò in numerose pellicole. Tra le principali citiamo: Becket e il suo re (1964) di Peter Glenville; Lord Jim (1965) di Richard Brooks; La Bibbia (1966) di John Huston; La notte dei generali (1967) di Anatole Litvak, con cui ottenne il David di Donatello come miglior attore straniero; Il leone d'inverno (1968) di Anthony Harvey; Goodbye Mr. Chips (1969) di Herbert Ross, David di Donatello come miglior attore straniero; La classe dirigente (1972) di Peter Medak; L'uomo della Mancha (1972) di Arthur Hiller; Caligola (1979) di Tinto Brass e Bob Guccione; Il cascatore (1980) di Richard Rush; Il mio anno favorito (1982) di Richard Benjamin; Dr. Creator, specialista in miracoli (1985) di Ivan Passer; L'ultimo imperatore (1987) di Bernardo Bertolucci, David di Donatello come miglior attore non protagonista; Il ladro dell'arcobaleno (1990) di Alejandro Jodorowsky; Sua maestà viene da Las Vegas (1991) di David S. Ward; Favole (1997) di Charles Sturridge; Phantoms (1998) di Joe Chappelle; The manor (1999) di Ken Berris; Global heresy (2002) di Sidney J. Furie; The final curtain - L'ultimo sipario (2002) di Patrick Harkins; Troy (2004) di Wolfgang Petersen; Lassie (2005) diretto dal maestro del fantasy Charles Sturridge; Venus (2006) di Roger Michell e Stardust (2007) di Matthew Vaughn, altro fantasy tratto dall'omonimo romanzo di Neil Gaiman. Pur continuando a riscuotere successi sul grande e sul piccolo schermo (nel 2005 fu un maturo Casanova per la BBC, nell'omonimo sceneggiato televisivo), non abbandonò mai il teatro per il quale interpretò: Baal (1963) di Berthold Brecht, Amleto (1963) di Lawrence Olivier, Uomo e superuomo (1984) di George Bernard Shaw, Una bottiglia piena di ricordi (1989) di Keith Waterhouse. Nel 2003 fu insignito dell'Oscar alla carriera (n. Connemara, Galway 1932).