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Nitti, Francesco Saverio.

Uomo politico italiano. Professore di Scienza delle finanze all'università di Napoli, si occupò dei problemi economici del Mezzogiorno (Il bilancio dello stato dal 1862 al 1896-97, 1900; Nord e Sud, 1900; La città di Napoli, 1902). Deputato radicale dal 1904, ebbe un ruolo direttivo nella commissione di inchiesta parlamentare sulle condizioni dei contadini delle province meridionali e della Sicilia (1910). Come ministro dell'Agricoltura nel quarto Governo Giolitti (1911-14), istituì il monopolio delle assicurazioni. Fu, in seguito, ministro del Tesoro nel Gabinetto Orlando (1917-19), riuscendo a varare un prestito nazionale di sette miliardi. Presidente del Consiglio e ministro degli Interni (1919-20), dovette far fronte ad un momento di grave crisi del Paese, appena uscito dalla guerra e diviso dalle lotte fra socialisti e le destre. Durante il suo mandato introdusse il sistema elettorale proporzionale, affrontò la questione di Fiume e riuscì ad impedire la smobilitazione dell'esercito, concedendo un'ampia amnistia ai disertori. Dopo l'assassinio Matteotti fu costretto all'esilio e si rifugiò prima in Svizzera e poi in Francia, dove svolse un'intensa attività antifascista. Qui fu arrestato dai Tedeschi e deportato (1943). Alla fine della seconda guerra mondiale tornò in Italia, dove assunse una posizione critica nei confronti dell'operato del CLN e fondò, insieme a Orlando, Croce e Bonomi, l'Unione Nazionale per la Ricostruzione. Alle elezioni del 1948 guidò la coalizione del Blocco nazionale, di impostazione liberal-qualunquista; mentre, alle successive elezioni amministrative di Roma, fu a capo delle sinistre. Membro della Consulta e della Costituente, fu senatore di diritto nella prima legislatura. Tra le altre sue opere di economia, di finanza e di sociologia si ricordano: Le forze idrauliche dell'Italia e la loro utilizzazione (1902), Principi di scienza delle finanze (1903), La ricchezza dell'Italia (1904). Scrisse anche opere di storia, di politica e autobiografiche: L'Europa senza pace (1921), La decadenza d'Europa (1922), La libertà (1925), La democrazia (1933) (Melfi, Potenza 1868 - Roma 1953).