Scrittore e uomo politico vietnamita. È considerato una delle maggiori
personalità della letteratura del periodo dello sviluppo (XV-XVIII sec.).
Nel 1407, durante la resistenza contro l'invasione cinese, favorì
l'ascesa al trono dell'imperatore Lê Loi, fondatore della nuova dinastia
dei Lê, del quale divenne primo ministro. Quando la concubina
dell'imperatore Thi Lo fu ingiustamente accusata di averlo avvelenato,
N.
fu giustiziato insieme alla donna, della quale si era innamorato e per la quale
aveva composto una delle sue prime opere (una dichiarazione d'amore in
chu-nom, scrittura ideografica simile alla cinese). La vicenda è
rimasta nella storia e nel folclore del Vietnam (pressappoco simile a quello di
Giulietta e Romeo) come "il dramma del giardino dei lê-chi" (il giardino
in cui aveva trovato la morte l'imperatore mentre si trovava in compagnia della
sfortunata concubina).
N. scrisse soprattutto in cinese. Come funzionario
di corte, compose l'epigrafe della stele di Lê Loi, numerose lettere
ufficiali, proclami ed altri documenti molto apprezzati per il loro stile. Tutti
i suoi scritti furono ordinati nella
Raccolta di lettere e di ordini
all'esercito. Lasciò anche un interessante libro, intitolato
Trattato di geografia, la prima opera in Vietnam appartenente a questo
genere. Le sue poesie cantano le gioie della vita ritirata in campagna e
tratteggiano paesaggi solitari, soprattutto quelli che circondano il Monte
Con-sôn. I suoi
Consigli ai miei figli fu adottato nelle scuole
come manuale di lettura (1380-1442).