Quotidiano statunitense sorto nel 1924 dalla fusione tra il "New York Herald"
(V.) e il "New York Tribune"
(V.). A capo del potente trust editoriale, che con
la fusione dei due quotidiani ne aveva permessa la sopravvivenza altrimenti
minacciata, fu Frank A. Munsey, che già a partire dal 1916 intraprese la
concentrazione di altre testate con l'acquisto del "New York Sun", del "New York
Press", del "Telegram", del "Globe", del "Commercial Advertiser". Il quotidiano
si attestò su posizioni chiaramente repubblicane; appoggiò la
campagna elettorale di Eisenhower e non risparmiò critiche nei confronti
di Roosevelt. Nel 1966, fusosi con altre due testate, divenne il "New York World
Journal Tribune", ma l'anno successivo, in gravi difficoltà finanziarie,
si fuse con l'edizione internazionale del "New York Times"
(V.) dando vita al nuovo quotidiano "International
Herald Tribune".