Scrittore messicano. Dopo un periodo trascorso in seminario, abbandonò la
prospettiva del sacerdozio per dedicarsi al giornalismo e alla critica
letteraria. Dal 1898 al 1911 fu direttore, in collaborazione con J.E.
Valenzuela, della "Rivista moderna", portavoce del movimento modernista
messicano. Nel 1905 entrò in diplomazia e venne inviato in diversi Paesi,
fra i quali la Spagna, dove entrò in contatto con l'ambiente letterario
di ispirazione modernista. La sua poesia si sviluppò nell'ambito di
questa corrente letteraria, risentendo anche di un notevole influsso del
Simbolismo francese, soprattutto nella prima produzione. Tra le sue opere,
ricordiamo:
Perlas negras (1898),
Poemas (1901),
Lira
heroica (1902),
L'esodo e i fiori della strada (1902),
Místicas (1904),
I giardini interiori (1905),
A voce
bassa (1909),
Serenidad (1914),
Elevazione (1917),
Lo
stagno dei loti (1919),
L'amata immobile (1922),
L'arciere
divino (1922). Per quanto riguarda la produzione in prosa, citiamo, inoltre,
i romanzi
Il baccelliere (1896),
Racconti misteriosi (1921),
Domani del poeta (1938). Buon prosatore, lasciò anche libri di
viaggi, di memorie e di critica letteraria (Tepic, Nayarit 1870 - Montevideo
1919).