eXTReMe Tracker
Tweet

Nepotismo.

Politica seguita da alcuni papi consistente nell'elargire beni, cariche e territori ai propri familiari. ║ Per estens. - L'atto e l'effetto di favorire parenti e amici conferendo loro, anche illegalmente, favori, uffici e cariche. ● St. - Il n., presente in tutto il Medioevo ma intensificatosi nei secc. XIV-XVII, ebbe due fasi storiche distinte, denominate grande e piccolo n. Il grande n. (secc. XIV-XVI) si manifestò soprattutto con l'innalzamento di congiunti alla dignità di principi sovrani, e con la concessione ad essi di Stati o Signorie, sia nei domini stessi della Chiesa, sia in altre zone d'Italia. I casi più eclatanti di grande n. furono offerti da Martino V a favore dei Colonna, da Callisto III e Alessandro VI a favore dei Borgia, da Sisto IV a favore dei Riario e dei Della Rovere, da Leone X e Clemente VII a favore dei Medici, da Paolo III a favore dei Farnese, da Paolo IV a favore dei Carafa. Essi rappresentarono il risultato concreto di questa prima forma di n., che cessò con la bolla Admonet nos (1567) emanata da Pio V Ghislieri nella quale si vietò di conferire a familiari i beni della Chiesa. Con Gregorio XIII cominciò così la fase del piccolo n. (secc. XVI-XVIII), consistente in una politica finalizzata a innalzare la dignità e le condizioni economiche delle famiglie pontificie senza la costituzione di principati territoriali. I papi, cioè, arricchirono i propri parenti con il denaro pubblico e della Chiesa, affidando le redini dello Stato a un congiunto cardinale, il cosiddetto cardinale nepote o cardinal padrone. Così fecero la loro fortuna molte famiglie principesche di Roma, che formarono una nuova aristocrazia, cresciuta a lato di quella più antica e più illustre: i Colonna, gli Orsini, i Savelli e i Cattani. La bolla di definitiva condanna contro il n., già progettata da Innocenzo XI, fu promulgata il 28 giugno 1692 da Innocenzo XII, per ordine del quale Celestino Sfrondati, abate di S. Gallo, scrisse un libro inteso a dimostrarne l'immoralità. Un'ultima recrudescenza di n. si ebbe con Pio VI a favore della famiglia dei Braschi alla fine del XVIII sec.