(o
Napier o
Neper). Matematico scozzese. Nel 1563 iniziò i
suoi studi al collegio di Saint-Andrews. Dal 1572 divise il suo tempo tra
l'amministrazione dei beni della famiglia e gli studi teologici e matematici.
Inizialmente partecipò attivamente alla difesa della Chiesa anglicana,
sostenendo la causa protestante anche con diversi scritti; in seguito, si
dedicò quasi esclusivamente agli studi scientifici. È noto
soprattutto per l'invenzione dei logaritmi, che egli chiamò "numeri
artificiali".
N. fece conoscere la sua scoperta nel 1614 con la
pubblicazione dell'opera
Mirifici logarithmorum canonis descriptio ejusque
usus in utraque Trigonometria. L'importanza di tale scoperta fu
immediatamente compresa dai maggiori scienziati dell'epoca e l'uso dei logaritmi
si diffuse rapidamente grazie anche all'opera di H. Briggs, che nel 1618 e nel
1624 pubblicò due tavole di logaritmi rimaste famose. Negli ultimi anni
della sua vita,
N. si dedicò soprattutto al calcolo sistematico
dei logaritmi; scrisse, inoltre, un'opera di grande interesse storico:
Rabdologiae seu numerationis per virgulas libri duo (1617), dove troviamo
la descrizione di una specie di macchina calcolatrice, nota come
bastoncini
di N. (Castello di Merchiston, Edimburgo 1550-1617). ║
Formule di
N.: Relazioni di trigonometria sferica introdotte in matematica da
N., per il calcolo dei triangoli sferici. Esse forniscono le funzioni
angolari degli angoli di un triangolo sferico in funzione delle ampiezze dei
lati. ║
Teorema di N.: relazioni tra i lati di un triangolo piano
qualsiasi e gli angoli opposti. Il teorema enuncia: in un triangolo qualsiasi,
la differenza di due lati sta alla loro somma come la tangente delle
semidifferenze degli angoli opposti sta alla tangente della loro
semisommma.