Scrittore sovietico. Attore e scenografo, poi giornalista, partecipò alla
seconda guerra mondiale e rievocò le sue esperienze di guerra nel romanzo
Nelle trincee di Stalingrado (1946). Con riferimento ad episodi della
guerra scrisse
Il soldato Ljutikov (1948),
Nella città
natale (1954), dove viene affrontato il problema del ritorno del soldato
dalla guerra,
Sen'ka (1956),
La seconda notte (1960) e
Kira
Georgievna (1961), ritratto di una donna temprata dalle difficoltà
della vita. In
Dalle due sponde dell'oceano (1962) si schierò a
favore della civiltà occidentale; fu, di conseguenza, espulso dal Partito
comunista e dall'Unione Sovietica (1974) (Kiev 1911 - Parigi 1987).