Poeta russo. Dopo aver esordito con una raccolta di poesie intitolata
Sogni e
suoni (1840), si dedicò a ordinare raccolte di poesie dei migliori
rappresentanti della
intelligencija radicale russa. Nel 1843 fece
pubblicare
Articoletti in versi, senza illustrazioni e
Fisiologia di
Pietroburgo, nel 1845
Raccolta pietroburghese e nel 1846
Primo
aprile, con opere di Belinskij, Hertzen, Turgenvev, Dostoevskij, Dal'. Dal
1847 fu capo redattore della rivista "Il contemporaneo" che, divenuta per opera
sua l'organo della gioventù democratica, venne soppressa nel 1866 dopo
l'attentato allo zar Alessandro II.
N. passò quindi alla redazione
degli "Annali Patri", che ebbero grandissima influenza sulla cultura russa del
tempo. Esponente della pubblicistica radicale,
N. si dedicò anche
alla poesia; pubblicò
Vlas (1854),
Saša (1855), il
poema
Gli ambulanti (1861). Incentrata sulla meditazione sulle sofferenze
del popolo, delle donne e dei contadini, la sua produzione raggiunse il massimo
in opere quali:
Gelo, naso rosso (1863), dove idealizzò la figura
del contadino russo;
Donne russe (1871-72);
Chi vive bene in
Russia? (1863-77), considerato il suo capolavoro (Nemirov, Podolia 1821 -
Pietroburgo 1878).