Testo di letteratura egizia. Il principale manoscritto che ci ha conservato il
testo completo è il papiro catalogato Ermitage 1116 Br al Museo di
Leningrado; in forma incompleta, il testo è tramandato anche da due
tavolette di scribi e da numerosi
óstraka della XVIII dinastia
(1576-1317 a.C.) e dell'età ramesside (1317-1101 a.C.). Lo scritto
è opera di un sacerdote di Eliopoli che compose la sua profezia agli
inizi del Regno di Amenemhat I, fondatore della XII dinastia dell'epoca tebana
durante il Nuovo Regno (2111 a.C.). Si tratta di un tipico esempio di propaganda
dinastica, poiché si propone lo scopo prettamente politico di presentare
il faraone quale messia atteso e salvatore che metterà fine alle sventure
del Paese e riporterà l'Egitto alla felicità dei tempi
antichi.