Testo frammentario egizio risalente alla XVIII dinastia tebana del Nuovo Regno
(1576-1317 a.C.) e divulgato da G. Posener nel 1957 attraverso una rivista di
egittologia. Esso ci è pervenuto in tre manoscritti: due tavolette di
scribi e un papiro. È una narrazione ambientata durante il Regno Antico;
protagonista è il faraone Neferkare della II dinastia thinita (circa 2800
a.C.). Egli viene descritto come un sovrano senza dignità che trascura
tutti i propri doveri e, caso unico nell'antico Egitto di relazione pederastica
duratura, è amante del generale Sisene. Quest'ultimo, chiamato il
"postulante di Menfi", invece di ottenere giustizia viene deriso e schernito
ripetutamente. Anche la corte e il tribunale sono descritti come depravati e
indegni.