Pseudonimo di
Shu Maung. Generale e uomo politico birmano. Deciso a
intraprendere la carriera militare, studiò nelle scuole britanniche di
Prome e Rangoon e nel 1942, dopo essere entrato nell'esercito, si
avvicinò ai gruppi della resistenza, solidarizzando con gli occupanti
giapponesi operando in funzione antibritannica. Risale a quel periodo l'adozione
del nome di battaglia
N. Divenuto capo di Stato Maggiore dell'esercito
birmano (1960), favorì la ripresa della collaborazione con gli Inglesi
nella lotta antigiapponese. Durante il dopoguerra venne eletto al Parlamento e
promosso Comandante Supremo delle Forze armate; partecipò ai Governi
presieduti da U Nu, come Primo ministro e come ministro della Difesa (1958), in
anni in cui il Paese era agitato da violente lotte. Nel 1958 fu protagonista di
un colpo di Stato e assunse pieni poteri, che mantenne circa due anni: le
elezioni della primavera 1960 riportarono al potere U Nu.
N., tuttavia,
conservò il comando delle Forze armate e nel marzo 1962 riassunse il
potere, operando un nuovo colpo di Stato militare. Instaurò un regime
autoritario, anche se meno conservatore di quello costituito nel 1958,
accentuando anzi l'attenzione per i problemi sociali e l'orientamento moderato e
neutrale in politica estera, che già erano stati del suo predecessore.
Pur perseguendo una sorta di "via birmana al Socialismo", consistente in
sostanza nell'incontro di tesi marxiste e dottrina buddhista, il regime militare
da lui presieduto (come Capo del Consiglio Rivoluzionario) non riuscì a
portare a soluzione i numerosi problemi economici e politici del Paese; inoltre,
egli non poté vincere l'ostilità del clero buddhista che, avverso
ad ogni tipo di riforma, continuò ad osteggiarlo tenacemente, mentre il
Paese era dilaniato dalle lotte interne e dall'intensa attività di
guerriglia.
N. decise nel 1972 di demilitarizzare il regime, introducendo
alcuni civili nel Comitato rivoluzionario e dimettendosi dalla carica di Capo di
Stato Maggiore, che deteneva unitamente a quella di presidente della Repubblica
(eletto nel 1974 e riconfermato quattro anni dopo) e capo del Governo. Nel 1981
si dimise dalla carica di presidente, sostituito dal generale San Yu, pur
rimanendo di fatto alla guida del regime. Nel 1988
N., in seguito ai
sanguinosi moti sollevatisi l'anno precedente, lasciò anche la presidenza
del Partito unico (n. Paungdale, distretto di Prome 1911).