Prelato e uomo politico italiano. Dapprima vescovo di Casale (1847), divenne in
seguito arcivescovo di Milano e senatore (1848). Nel 1854 fu a capo della
fazione clericale del Parlamento sabaudo che riuscì ad ottenere le
dimissioni di Cavour, in seguito alla proposta da questi presentata che
prevedeva l'abolizione delle corporazioni religiose (legge Rattazzi). Tuttavia
le pressioni dell'opinione pubblica e l'intervento di Napoleone III riuscirono a
far richiamare Cavour e a far approvare il progetto di legge. Nel 1870
N.
prese parte ai lavori del Concilio Vaticano I nel quale si schierò con la
corrente contraria alla dichiarazione dell'infallibilità papale
(Savigliano, Cuneo 1808 - Milano 1892).