Microbiologo statunitense. Dopo aver svolto gli studi
all'università del Delaware e alla Washington University di Saint Louis,
ha lavorato, dal 1967, alla John Hopkins University, introducendo nuove tecniche
di ingegneria genetica. Attraverso la frantumazione delle molecole giganti del
DNA di un piccolo virus tumorale, ha dimostrato la possibilità di isolare
un frammento specifico di DNA, dedurne la struttura e inserirlo in un cromosoma
diverso. Nel 1978 ha ricevuto il premio Nobel per la medicina, insieme a W.
Arber e a H. Smith (Wilmington, Delaware 1928 - Baltimora 1999).