(in arabo
al-Nasir). Uomo politico egiziano. Fin da giovane
aderì ad associazioni patriottiche nazionaliste e a 17 anni fu arrestato
per la sua attività antibritannica. Lasciò gli studi di Legge per
iscriversi prima all'Accademia militare del Cairo, poi alla Scuola di guerra e,
successivamente, a quella di Stato Maggiore. Distintosi nella guerra
arabo-israeliana, fu promosso tenente colonnello. Aderì all'associazione
dei Liberi Ufficiali e prese parte attiva alla preparazione del colpo di Stato
che nel 1952 cacciò dal trono Faruk. Nominato presidente del Consiglio
nel 1954, nel novembre successivo destituì Neguib, orientandosi verso una
Repubblica presidenziale (che venne istituita ufficialmente nel gennaio 1956).
Dopo aver affermato la completa indipendenza dell'Egitto da qualsiasi forma di
tutela straniera,
N. intraprese un vasto piano di riforme.
Modificò profondamente le istituzioni e le strutture economico-sociali
dell'Egitto: attraverso un processo non sempre coerente, caratterizzato da
deviazioni e involuzioni,
N. cercò di porre fine al predominio
dell'aristocrazia e della borghesia terriera, per lasciare spazio alle classi
lavoratrici; con le sue scelte, di fatto, portò al potere la burocrazia e
i nuovi ceti legati allo sviluppo dell'apparato dello Stato, non riuscendo a
realizzare i passaggi che avrebbero dovuto portare ad un'effettiva
democratizzazione del regime. Partecipò nel 1955 alla conferenza di
Bandung al fine di sottolineare l'ingresso ufficiale dell'Egitto nel Terzo
Mondo. Prese l'iniziativa di nazionalizzare la Compagnia del Canale di Suez
(luglio 1956), sfidando il colonialismo occidentale. Dopo la guerra in difesa
dall'attacco anglo-francese (ottobre-novembre 1956), accentuò il
programma di nazionalismo panarabo, così da giungere all'unione
dell'Egitto con la Siria (febbraio 1958) e alla costituzione della Repubblica
Araba Unita (RAU).
N. mirò a fare del Vicino e Medio Oriente una
zona autonoma, interamente in mano agli Arabi, nella prospettiva dell'abolizione
dello Stato d'Israele. In politica estera sostenne la linea del cosiddetto
"neutralismo attivo", che si tradusse nel 1961 nella creazione del movimento dei
"non allineati". Ma il regime nasseriano si trovò presto costretto dalle
sue stesse contraddizioni a unirsi, nel 1967, alle Monarchie reazionarie
medio-orientali, nella comune lotta contro Israele. Dopo la guerra-lampo (giugno
1967), conclusasi entro pochi giorni con la disfatta militare dell'Egitto,
N. diede le dimissioni, ma le ritirò subito, di fronte
all'appoggio che la popolazione egiziana gli manifestò. Procedette alla
formazione di un nuovo Governo (11 giugno), assumendo direttamente anche la
carica di primo ministro (Beni Murr, Alto Egitto 1918 - Il Cairo 1970).