(o
Nash). Scrittore inglese. Compì gli studi presso il
St. John's College di Cambridge, dove fece parte dei cosiddetti University Wits
(intellettuali elisabettiani di formazione universitaria). Nelle sue opere, di
ispirazione polemico-satirica, attaccò i Puritani, le superstizioni
popolari e alcuni scrittori contemporanei. Il suo primo lavoro pubblicato fu una
prefazione (1589) al
Menaphon di R. Greene, una satira letteraria in cui
l'autore prese di mira uno degli scrittori più noti dell'epoca, C.
Marlowe. Seguirono poi: l'
Anatomie of Absurdities (1859) e
Pierce
Penniless, His Supplication to the Divell (1592), opere che contenevano una
dura critica contro la società borghese;
The Terrors of Night
(1594), un libro che si prefiggeva di mettere in ridicolo le superstizioni
popolari. Nel 1594
N. pubblicò il romanzo picaresco
The
unfortunate Traveller, in cui sono narrate le avventure di un paggio alla
corte di Enrico VIII e i suoi viaggi attraverso le Fiandre, la Germania,
l'Italia. L'opera contiene una galleria di ritratti di figure celebri del XVI
sec. (Tommaso Moro, l'Aretino, Erasmo, Lutero, ecc.) e interessanti notazioni di
costume. Alcuni critici hanno indicato nel romanzo di
N. una diretta
anticipazione delle opere di D. Defoe e di W. Scott. Tra le sue opere teatrali
ricordiamo:
Summer's last Will and Testament (1592),
The Isle of
Dogs (1597) (Lowestoft, Suffolk 1567 - Londra 1601).