Uomo politico e militare francese di origine italiana. Discendente
dalla nobile famiglia castigliana dei Lara, nel 1760 si recò in Francia
per essere avviato alla carriera militare e a venticinque anni ebbe già
il grado di colonnello. Scoppiata la Rivoluzione, appoggiò il partito di
La Fayette, in quanto favorevole a un regime monarchico costituzionale.
Aderì al Club dei Foglianti e nel dicembre 1791 entrò a far parte
del Governo come ministro della Guerra. Adottò energici provvedimenti per
mettere l'esercito in condizioni di poter combattere e, benché non
godesse della fiducia del re, con la forza della sua personalità e grazie
ai buoni rapporti che riuscì a stabilire con l'Assemblea legislativa,
acquistò un enorme prestigio. Concluse con Brissot un patto segreto, con
lo scopo di unire le rispettive forze per indurre l'Assemblea ad approvare la
guerra contro l'Austria. Così il 20 aprile, dopo che si era dimesso da
ministro, l'Assemblea votò la guerra contro l'Austria. Le speranze di una
vittoriosa passeggiata militare nei Paesi Bassi furono presto deluse e
N.
fu travolto da un'ondata di impopolarità (1792). Con l'aiuto di Madame de
Staël, di cui era l'amante, riuscì a rifugiarsi in Inghilterra dove
rimase sino al 1801. Aderì successivamente al regime bonapartista e fu
riammesso nell'esercito, ottenendo poi importanti cariche. Tra l'altro, fu
ambasciatore a Vienna (1813) e governatore a Torgau (Colorno, Parma 1755 -
Torgau 1813).