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Napolitano, Giorgio.

Uomo politico italiano. Conseguito il diploma classico, nel 1942 si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell'università di Napoli, dove fece parte di un gruppo di giovani antifascisti, con cui prese parte ad azioni della Resistenza in Campania. Nel 1945 aderì al Partito Comunista Italiano, di cui fu segretario federale a Napoli e a Caserta, mentre due anni più tardi si laureò con una tesi di economia politica. Membro della segreteria del Centro economico italiano per il Mezzogiorno (1946-48), dal 1947 e per oltre 10 anni ebbe parte attiva nel Movimento per la rinascita del Mezzogiorno. Eletto per la prima volta deputato nel 1953 (e successivamente sempre riconfermato, tranne che nella IV legislatura - 1963-68 -, fino al 1996), nel 1956 divenne membro del Comitato centrale del PCI, assumendo l'incarico di responsabile della Commissione meridionale. Dopo essere entrato nella direzione nazionale del PCI (1962), dal 1976 al 1979 fu responsabile della politica economica del partito, mentre dal 1986 al 1989 fu alla guida della Commissione per la politica estera e le relazioni internazionali. Presidente del gruppo dei deputati comunisti dal 1981 al 1986, europarlamentare dal 1989 al 1992, nel luglio 1989 fu ministro degli Esteri nel Governo-ombra del PCI, incarico da cui si dimise nel 1991, in seguito al Congresso di Rimini, che sancì la fine del PCI e la nascita del Partito Democratico della Sinistra, al quale N. aderì. Presidente della Camera dei deputati (1992-94), fu nominato ministro dell'Interno del primo Governo Prodi (1996-98). In seguito alla caduta dell'Esecutivo guidato da Romano Prodi, dal 1999 al 2004 N. sedette all'Europarlamento di Bruxelles, dove ricoprì l'incarico di presidente della Commissione affari costituzionali. Nel settembre 2005 fu nominato senatore a vita dal capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi. Nel maggio 2006 fu eletto presidente della Repubblica. Esponente della corrente moderata e socialdemocratica del PCI prima e di PDS e DS poi, nel 1997 ricevette il premio internazionale Leibniz-Ring per la sua dedizione alla causa della democrazia parlamentare e il suo contributo al riavvicinamento tra la sinistra italiana e il socialismo europeo. Nel 2004 gli fu conferita la laurea honoris causa in Scienze politiche dall'università di Bari. Uomo colto e intelligente, attento tanto alla politica internazionale, quanto ai problemi del Mezzogiorno italiano, collaborò con diverse riviste, tra cui "Società" e "Cronache meridionali" (1954-60). Personalità politica dall'alto profilo umano e istituzionale, fu autore di numerosi saggi, tra cui: Movimento operaio e industria di Stato (1962), Intervista sul PCI (con Eric Hobsbawn, 1975), In mezzo al guado (1979), Oltre i vecchi confini (1988), Al di là del guado: la scelta riformista (1990), Europa e America dopo l'89 (1992), Dove va la Repubblica. Una transizione incompiuta (1994), Europa politica (2002), Dal PCI al socialismo europeo: un'autobiografia politica (2005) (n. Napoli 1925).
Il giuramento e il discorso di insediamento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano