Scrittrice polacca. Esordì con alcune opere (
Il principe,
1907) di ispirazione modernistica e, in seguito, si avvicinò al realismo
scrivendo romanzi a sfondo psicologico, nei quali emerge la sua capacità
di analisi dei caratteri e l'oggettività delle osservazioni. Tra i suoi
drammi, nei quali delineò con delicata intimità alcuni tipi
femminili, ricordiamo:
La casa delle donne (1930) e
Il giorno del suo
ritorno (1931). Notevoli per la chiarezza dello stile sono i suoi racconti e
i suoi romanzi a sfondo filosofico, tra i quali:
Romanzo di Teresa
Hennert (1927);
La frontiera (1935);
I nodi della vita (1948),
nel quale la
N. analizza l'evoluzione di un ceto sociale e il suo
opportunismo che lo porta a non condividere più gli ideali di un tempo.
Medaglioni (1946), una raccolta di racconti sugli orrori dei campi di
concentramento, le fu ispirata dalla sua partecipazione alla Commissione per le
indagini sui crimini dei nazisti. In tutta la sua produzione la
N.,
secondo i principi della scuola realista, volle mostrare come il comportamento
morale del singolo derivi dalle condizioni ambientali e sociali in cui esso
è inserito. Postumi sono usciti
Diari del tempo di guerra (1970) e
i primi due volumi di
Diari degli anni giovanili (1975-77) (Varsavia
1885-1954).